Alla fine tutto finì in monnezza. Un’intera legislatura, come quella passata, a non fare niente, nessun impianto, nessun piano operativo, sui rifiuti. Pare che sia pronta una nuova ordinanza, dopo che la prima non si applicò, sull’esportazione dei rifiuti. A prezzi maggiori ovviamente, perché tra la prima ordinanza e la seconda è solamente scoppiata una guerra, ed il caro carburante è alle stelle.
Ovviamente la politica siciliana, che guarda verso il proprio ombelico, è più aggiornata sul prezzo per la biada dei cavalli di Ambelia che sul prezzo dei carburanti, come se da noi non ci fossero le più grandi raffinerie d’Europa.
Ma l’ordinanza non porta la firma di Musumeci. E mi pare ovvio. In parte per la nota, se non mitologica, ritrosia alla firma del Presidente, in parte perché qualcuno dovrà pagare il conto, che non si riesce a quantificare, ma si tratta di centinaia di milioni, di questo maleodorante export. Ed è lapalissiano che saranno i contribuenti siciliani, visto che i loro comuni sono pressoché tutti al dissesto o quasi. E firmare quell’ordinanza pregiudicherebbe, per l’incazzatura del popolo, sia il roboante gradimento, che le ultime chance di elezione. Difficile che i siciliani vadano in massa a votare chi li tosa.
E quindi? Il tentativo è tra una conferenza e l’altra di rinviare la firma e trovare un capro espiatorio. Il colpevole del fatto che da oltre vent’anni non abbiamo costruito impianti, non dico termovalorizzatori, ma nemmeno un impianto condominiale.
Tutto questo ha sicuramente giovato a qualcuno, ci sono inchieste in corso e l’antimafia regionale ha già votato un suo dossier. Ma alla fine il conto arriva sempre, non solo quello delle azioni ma anche, e soprattutto in Sicilia, quello delle omissioni. Nel catechismo l’omissione, giustamente, non esclude il peccato, anzi, avendo Dio dato il libero arbitrio all’uomo. In particolare all’uomo che chiede di essere eletto ad una funzione. Se non vuoi firmare, cioè esercitare il potere che hai richiesto, che ti candidi a fare? A solo rappresentare o autorappresentarti?
Cosa possono fare i siciliani? Oggi solamente comprarsi ancora mascherine contro l’olezzo nauseabondo, tra un po’ fare un mutuo per la tari insieme alla bolletta elettrica. Poi forse votare con raziocinio. Anche quello ci è stato fornito alla nascita insieme al libero arbitrio. Fatevi delle domande e datevi delle risposte e soprattutto andate a votare se non volete nuotare in un mare di “munnizza”. Così è se vi pare.