Insomma il Times anche quest’anno fa la lista dei “venti volti che potrebbero dare forma al mondo nel 2020” e vi inserisce la leader di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni potrebbe “plasmare il mondo” nel 2020. Auguri!
Un compito senz’altro non semplice e non privo di ostacoli. Nel merito hanno risposto con validi argomenti Filippo Rossi, in un ottimo articolo sul blog del Fatto Quotidiano, Sofia Ventura e Luca Ricolfi sul Foglio. Non occorre aggiungere altro, perciò le auguro buona fortuna e torno a lavorare ad un obiettivo non meno ambizioso ma incredibilmente più raggiungibile: creare in Italia una buona destra liberal-democratica.
Fortunatamente mi viene in soccorso l’intervista al Presidente dei Repubblicani francesi (LR- les Républicains), Christan Jacob, pubblicata su Les Echos il 3 gennaio.
Svariati sono gli argomenti passati in rassegna: il discorso di fine anno di Macron, la riforma delle pensioni, come va l’economia?, sono veri i 500mila posti di lavoro creati? […]. Ma uno mi colpisce in particolare: la ricostruzione della destra.
Dopo la non brillante stagione di Laurent Wauquiez, les Républicains, schiacciati tra Le Pen e Macron, s’interrogano sul da farsi.
Come si rilancia un progetto politico che sia moderno,riformatore e liberale? Come si può far crescere una terza via che sia attrattiva per gli elettori stretti tra le maglie del nuovo bipolarismo? Come può tornare a brillare l’immagine offuscata di una destra di governo?
Interrogativi complessi ai quali Jacob risponde con quattro idee: autorità, proprietà, concorrenza e solidarietà. Una sintesi brutale. Quattro idee chiare e limpide. Quattro principi non-negoziabili con i quali non si cambierà il mondo ma si cercherà di interpretare l’esigenza di un segmento non trascurabile della popolazione.
Se in Italia la Buona Destra riuscirà ad esprimersi con altrettanta chiarezza , con meno sofismi e meno voli pindarici, potrà concretamente essere competitiva e rappresentare una adeguata alternativa.