Si mette male per Vladimir Putin, gli alti funzionari della sicurezza dello zar credono che “la guerra sia persa” e un colpo di stato sia una possibilità realistica. A farne parola Christo Grozev, un esperto di Russia, che ritiene che le élite del GRU e dell’FSB abbiano maggiori probabilità di provare a rovesciare Putin, perché conoscono la verità su ciò che sta accadendo sul campo. Quella stessa cerchia di oligarchi starebbe già cercando il modo più immediato per spostare i loro soldi e le famiglie fuori dal paese in previsione della caduta del leader del Cremlino.
Cosa potrebbe innescare il colpo di stato? Parlando a «Radio Liberty» Grozev ha detto: “Se Putin decide di dare un ordine per usare armi nucleari, deve essere sicuro che tutti lungo la catena eseguiranno questo ordine. Se uno non obbedisce, allora questo sarà un segnale di insubordinazione. E forse anche la morte fisica di Putin”. Finché non avrà un via libera unanime, per l’esperto, lo zar russo non si sbilancerà. Grozev ritiene infatti che sono proprio questi timori ad impedire a Putin di dare l’ordine di una mobilitazione generale delle forze armate russe e della popolazione, che di fatto gli consentirebbe di aumentare enormemente il numero delle truppe in Ucraina, forse dando una spinta alla guerra in suo favore.
Ma questo, tra le righe, vorrebbe dire ammettere che l’“operazione militare speciale” è fallita. A dispetto di quel che Putin continua a dire, della propaganda. L’esperto ha concluso il suo intervento, dicendo che senza armi nucleari e mobilitazione generale, la Russia non ha quasi alcuna possibilità di vincere la guerra condotta contro Kiev.