Le Pen cambia trucco per il ballottaggio, ma vuole ancora il gas di Putin

Marine Le Pen cambia la grafica della sua campagna elettorale in vista del ballottaggio per le presidenziali in Francia. E, con una posa sobria e che sembra ricalcare la comunicazione politica di Macron, la candidata del Fronte Nazionale prosegue con la operazione di maquillage politico utile a moderare i toni storicamente estremistici della destra francese.

Cambia anche lo slogan della campagna, alla insegna della unità, “Per tutti i francesi” e una immagine senza simbolo del partito. L’immagine sarà spedita per posta ai francesi.

Non solo: Le Pen esclude di volere l’altro campione, uscito ridimensionato dal voto al primo turno, il tribuno populista Zemmour, nel suo esecutivo nel caso dovesse essere eletta. Infine, i rapporti con Putin: “Non sono il cavallo di Troia di nessuno”, dice Le Pen escludendo che una sua elezione all’Eliseo segnerebbe la fine delle sanzioni da parte francese contro il regime russo. Salvo poi spiegare di opporsi alle sanzioni sulla energia, “perché non voglio che i francesi subiscano conseguenze negative”.

Insomma, più moderata, foto alla Macron, presa di distanze da Zemmour. Ma sul gas, la peggiore arma di ricatto verso l’Europa da parte di Putin, Le Pen fa capire che continuerà a pagare. Le armi e lo sforzo bellico del regime russo per distruggere l’Ucraina.

Insomma: il lupo perde il pelo ma non il vizio.