La vita continua, anche sotto i bombardamenti: lo dimostrano i dati forniti dal ministero della Giustizia di Kiev, che l’agenzia Dpa riprende e rilancia.
Lo riporta Ukrinform, citando Mykola Povoroznyk, il primo vice capo dell’amministrazione statale della città di Kiev. “La città vive e in essa nascono ogni giorno nuove famiglie e nuove vite. Nei 45 giorni trascorsi dall’inizio della grande invasione russa, nella capitale si sono sposate 1.439 coppie e solo nell’ultima settimana 300. Durante questo periodo sono nati a Kiev 1.189 bambini: 629 maschi e 560 femmine. Si contano 29 coppie di gemelli”, ha spiegato Povoroznyk.
Un messaggio di speranza. Una dimostrazione di quanto forte e insopprimibile sia il desiderio di normalità, a tutti costi, quelli che arrivano dall’Ucraina martoriata dalla guerra.
Un Paese sotto scacco, in cui resistere non significa solo organizzare la difesa e la controffensiva ai militari russi, ma anche andare avanti con la vita di tutti i giorni. Su tutti i fronti. Nonostante i pericoli. La paura. Il dolore e la rabbia.