È morta insieme al suo bambino la donna incinta fotografata a Mariupol dopo il bombardamento russo dell’ospedale. A dare la notizia è stata l’agenzia Associated Press. La stessa agenzia aveva diffuso le immagini della donna mentre, sdraiata su una barella, veniva evacuata dall’ospedale, specializzato in ostetricia e ginecologia e in pediatria, ormai distrutto.
Quella foto è stata pubblicata da decine di giornali e siti in tutto il mondo ed è una delle immagini simbolo della brutalità del conflitto in corso. Della barbarie dei russi che non risparmiano obiettivi civili.
La donna era parsa in condizioni gravissime già da subito. In alcune immagini la si vedeva mentre stringeva il ventre con le mani, nel tentativo di proteggere il figlio. Dopo il bombardamento era stata portata d’urgenza in un altro ospedale, dove ai dottori che stavano cercando di salvarla, avendo intuito di aver perso il bambino, aveva detto: “Uccidetemi ora!”.
L’ennesima storia straziante di una guerra senza senso.