Un pomeriggio di approfondimento sui temi della Giustizia, tra Riforma Cartabia e Referendum, che ha visto la partecipazione di un pubblico attento e partecipe, quello organizzato venerdì ad Alessandria dalla Buona Destra del Piemonte in collaborazione con il locale Coordinamento di Forza Italia e che rappresenta una tappa fondamentale nel percorso che ci accompagnerà all’appuntamento elettorale amministrativo e referendario di domenica 12 giugno.
In una sala gremita, gli avvocati Del Noce, del direttivo regionale della Buona Destra, Borasio, del coordinamento cittadino di Forza Italia e Bombaci, responsabile nazionale per la Giustizia del Partito di Filippo Rossi, si sono alternati approfondendo i temi dei 5 quesiti referendari con un occhio rivolto anche verso la riforma che affronterà il passaggio al Senato nelle prossime settimane.
Durante il pomeriggio, che ha visto gli interventi anche di Claudio Desirò, coordinatore Regionale della Buona Destra del Piemonte, e di Emiliano Poggio, Responsabile Provinciale e candidato alle prossime amministrative nella lista Forza Italia, si è data particolare evidenza alla necessità di profonde riforme di un sistema giudiziario che negli anni ha accumulato interessi e potere fino a sostituirsi al decisore politico.
L’avvocato del Noce, ha approfondito il tema della sfiducia dei cittadini italiani verso politica, pubblica amministrazione e giustizia sottolineando come, un ritorno di concretezza di proposte sia la base per una nuova stagione di partecipazione alla vita politica del nostro Paese. L’avvocato Borasio, parlando della legge Severino, oggetto di uno dei quesiti referendari, ha evidenziato come allo stato attuale questa norma preveda profonde storture con il suo automatismo della sospensione delle cariche e come, in 2 casi su 3, si arrivi a sentenza di assoluzione entro il secondo grado di giudizio.
Particolare attenzione dal punto di vista valoriale del referendum e sulla necessità di una riforma del sistema delle candidature al Csm, infine, è stato dato dall’avvocato Bombaci, che ha sottolineato come un confronto sui temi, tra favorevoli e contrari, sia preferibile alla scorciatoia del non-voto sostenuta da chi, povero di contenuti, sembra non voler affrontare un cambiamento mantenendo uno status quo difensivo di sistemi di interesse particolare.
A fine interventi, rispondendo ad alcune delle numerose domande del pubblico, Desirò ha sottolineato l’assenza mediatica di informazioni ai cittadini, in particolar modo da parte delle reti televisive pubbliche, e la contraddittorietà di coloro che sostengono le ragioni del non voto pur riconoscendosi nel campo dei valori liberali, moderati, costituzionali.
Un appuntamento che la Buona Destra del Piemonte ha ripetuto nella mattinata di sabato con un punto informativo a Giaveno e che ha visto decine di cittadini avvicinarsi e chiedere informazioni sulla proposta politica del partito e sui referendum per una Giustizia Giusta di Domenica prossima: segnale evidente che la necessità di contenuti e di temi concreti è sempre più sentita nella società e di come, un partito che basa la sua attività sulla concretezza, possa superare le barriere e la pochezza degli slogan di comodo che portano consenso effimero e decadenza culturale.