Passata la sbornia post elettorale, per chi come me si ritiene da sempre un liberale convintamente europeista credo sia giusto essere pragmaticamente realisti e comprendere che un movimento come la Buona Destra con l’attuale legge elettorale non avrebbe potuto essere un competitor, quindi era giusto sostenere chi potesse essere il più vicino possibile alle idee e proposte del movimento. Detto ciò dal risultato ottenuto a livello nazionale e in particolare nella regione dove vivo il risultato di Azione è stata un’ottima performance che ci fa dire di poter essere stati nel giusto a sostenerla. Adesso seduti in riva al fiume, non da sconfitti ma da spettatori, aspettiamo di vedere ciò che avverrà in composto silenzio, dettato appunto non per stizza o rancore ma per cinque semplici motivi:
- il governo deve ancora nascere e potrebbe essere peggiore, uguale o (stupendoci) migliore di quello attuale, quindi ancora è prematuro pronunciarsi se non per il fatto che il realismo degli ultimi annunci della presidente in pectore Meloni porta a far credere che i delusi potranno esserci tra non molto proprio tra chi li ha votati.
- Non credo che sia terminata l’esperienza del terzo polo, ma anzi possa avere buoni margini di crescita se i fondatori e gli attivisti potranno aprirsi alla società e avvicinarsi di più alle persone comuni. Ancora c’è molto da fare ma per adesso non vedo all’orizzonte un alternativa seria per un vecchio convinto liberale europeista convintamente anti populista e sovranista.
- La crisi energetica, il debito pubblico, la dipendenza dell’Italia dalla BCE, la debolezza infrastrutturale e per dirla alla Jonny Stecchino, il problema del Traffffico tutto italiano, obbligherà il prossimo governo a fare poco o nulla di ciò che è stato promesso in campagna elettorale.
- Sono curioso di vedere come affronterà il problema pro Putin il nuovo governo, perché la guerra sta finalmente decretando in modo inequivocabile chi è dalla parte di Putin, basta vedere su fb quanti sparano sciocchezze sulla sua presunta volontà di voler fare pace e sulle cause che, poverino!, lo hanno costretto ad invadere un paese confinante perché si sentiva minacciato da un’alleanza occidental, della quale anni a dietro voleva fare parte e per questo è stato costretto ad ordinare stragi di civili e bambini con tanto di fosse comuni. Ecco, questi (nella migliore delle ipotesi), utili idioti non capiscono che oggi non siamo nell’Italia del 26 aprile 1945 , dove improvvisamente non si trovava un fascista neanche a pagarlo a peso d’oro. Per loro sfortuna la rete non dimentica e spero che chi farà parte del nuovo governo e si professa a parole atlantista neanche.
- In ultima analisi, perché ritengo la coalizione uscita vincitrice un’armata Brancaleone, composta da una inesperta e spregiudicata leader molto arguta, intelligente che dovrà tenere a bada gli altri due soci il gatto e la volpe , uno privo di scrupoli impresentabile a livello mondiale, tacciato di fancazzismo a Bruxelles e respinto in Polonia che si ostina a voler fare il ministro degli interni e dall’altra un povero si fa per dire anziano leader che è simile a un leone sdentato che si ostina a voler fingere di non essere simpatizzante delle iene russe.