Kira, di soli tre mesi, e sua madre Valeria uccise dai missili di Putin sparati sui civili a Odessa

 


Valeria e la sua Kira. La giovane donna e la sua bimba di tre mesi sono tra le otto vittime del vile attacco missilistico russo di ieri a Odessa. Due delle tante vite – una che aveva appena visto la luce – distrutte dalla guerra di Vladimir Putin.

Kira era nata poche settimane prima dell’invasione dell’Ucraina, aveva appena tre mesi. La mamma, Valeria Hlodan, aveva salutato l’arrivo della sua piccola con un raggiante post su Instagram. “Un nuovo livello di felicità – aveva scritto la donna pochi giorni prima dell’attacco russo -. Sono state le 40 settimane più belle della mia vita. La nostra bambina ha un mese, il suo papà le ha portato i primi fiori”.

Ora lei e la piccola Kira non ci sono più, uccise dai missili degli invasori scagliati su Odessa. “Mie care, il regno dei cieli è vostro, rimanete nei nostri cuori” ha scritto Yuri, padre della bambina e marito di Valeria sui social per annunciare la morte della moglie e della figlia, postando una loro foto. Immagine che è stata ricondivisa anche sull’account ufficiale del parlamento ucraino su Twitter. “Una giovane mamma con la sua bambina di tre mesi — si legge nel tweet —, le loro vite sono state stroncate dalla Russia quando un missile ha colpito un palazzo residenziale ad Odessa. Riposate in pace angeli nostri”.

Mentre Valdimir Putin si mostra in estasi religiosa alle celebrazioni per la Pasqua ortodossa, in Ucraina l’esercito che lui ha inviato ad invadere un paese libero e democratico uccide a suon di missili giovani madri e figlie neonate. La storia non perdonerà tutto questo.