Il viaggio Roma-Pompei e il treno che non c’è

Se mai si è sentita la frase “dove ci porta questo treno?” con la risposta “verso un futuro luminoso”, allora è possibile che si stia parlando di un ingenuo passeggero a bordo dell’ultima follia del governo Meloni: il treno ad alta velocità Roma-Pompei. Questo mezzo di trasporto ultramoderno e all’avanguardia sembra funzionare solo una domenica al mese, simile a un orologio cucù che esce solo per annunciare il ritorno in campagna elettorale.

Potrebbe sembrare tutto una questione di “connessione tra la cultura italiana e la modernità”, giusto? Tuttavia, niente grida “modernità” come un treno che, quando arriva, mette in mostra tutta la sua grandezza e prestanza tecnologica come un pavone in calore, solo per poi scomparire per le successive quattro settimane. Un investimento più saggio potrebbe essere stato un servizio di trasporto pubblico funzionante e accessibile, ma è una mera ipotesi, senza alcuna intenzione di giudicare la strategia del governo.

Il governo Meloni continua a sventolare nuove iniziative come fossero bandierine al vento, cercando di catturare l’attenzione dell’italiano medio con promesse di progresso e cambiamento. La strategia sembra funzionare, almeno per il momento. Tuttavia, non si può ignorare che queste stesse bandierine possano nascondere una verità più oscura: un governo che fatica ogni giorno, che preferisce nascondere le sue debolezze dietro una facciata di successo.

Viene da chiedersi quante altre questioni urgenti e significative avrebbero potuto essere affrontate se l’energia utilizzata fosse stata indirizzata verso problemi più reali e concreti, piuttosto che verso la realizzazione di un treno fantasma con il volto di un leader politico stampato sul lato.

Così, è invito a tutti di godersi il viaggio a bordo del treno fantasma Meloni. Questo treno è veloce, diretto e potrebbe persino arrivare a destinazione. Tuttavia, è bene fare attenzione: la destinazione potrebbe non essere quella che ci si aspetta. E al suo arrivo, bisognerà ricordare che si è pagato il biglietto. Ci si può solo sperare che valga il prezzo del viaggio.

Se mai si è sentita la frase “dove ci porta questo treno?” con la risposta “verso un futuro luminoso”, allora è possibile che si stia parlando di un ingenuo passeggero a bordo dell’ultima follia del governo Meloni: il treno ad alta velocità Roma-Pompei. Questo mezzo di trasporto ultramoderno e all’avanguardia sembra funzionare solo una domenica al mese, simile a un orologio cucù che esce solo per annunciare il ritorno in campagna elettorale.

Potrebbe sembrare tutto una questione di “connessione tra la cultura italiana e la modernità”, giusto? Tuttavia, niente grida “modernità” come un treno che, quando arriva, mette in mostra tutta la sua grandezza e prestanza tecnologica come un pavone in calore, solo per poi scomparire per le successive quattro settimane. Un investimento più saggio potrebbe essere stato un servizio di trasporto pubblico funzionante e accessibile, ma è una mera ipotesi, senza alcuna intenzione di giudicare la strategia del governo.

Il governo Meloni continua a sventolare nuove iniziative come fossero bandierine al vento, cercando di catturare l’attenzione dell’italiano medio con promesse di progresso e cambiamento. La strategia sembra funzionare, almeno per il momento. Tuttavia, non si può ignorare che queste stesse bandierine possano nascondere una verità più oscura: un governo che fatica ogni giorno, che preferisce nascondere le sue debolezze dietro una facciata di successo.

Viene da chiedersi quante altre questioni urgenti e significative avrebbero potuto essere affrontate se l’energia utilizzata fosse stata indirizzata verso problemi più reali e concreti, piuttosto che verso la realizzazione di un treno fantasma con il volto di un leader politico stampato sul lato.