“Potremmo sparare loro, potrebbero essere impiccati o squartati, oppure rilasciati dietro riscatto”. Non è la trama di un film dell’orrore di infimo livello, ma la discussione durante una trasmissione sul canale tv russo Rossija 1, la tv di Stato di proprietà del Cremlino campione di propaganda pro Putin.
Allegramente, come se stessero discutendo di cosa comprare al mercato, il presentatore Vladimir Solovyov, molto vicino allo stesso Putin, e i suoi ospiti si sono lanciati in una discussione/sondaggio sulle modalità dell’esecuzione da riservare a tre prigionieri, due cittadini britannici e un marocchino, accusati di avere combattuto per l’Ucraina come mercenari e condannati a morte a Donetsk.
La Corte suprema dell’autoproclamata Repubblica popolare, infatti, ha in primo grado decretato la pena capitale per gli inglesi Shaun Pinner e Aiden Aslin e led il marocchino Saadoun Brahim, impiegati come mercenari nelle milizie ucraine. “Con cosa può rispondere l’impero britannico, se due dei suoi sudditi vengono fucilati o impiccati?” chiede Solovyov a ospiti e spettatori, aprendo un sondaggio su come giustiziare tre prigionieri inermi.
“Possono minacciarci con la settima ondata di sanzioni, ma sarebbe un grosso problema per Boris Johnson“ dice uno degli ospiti in studio, prima che Solovyov si riprenda la scena. “Insomma discutiamo di come ammazzare i mercenari, se sparargli, impiccarli o squartarli – afferma -. Questo è il nuovo mondo. Questo è il caos”.
Ecco, la Russia è il caos. E chi anche in Italia fa propaganda a favore di Putin vuole far regnare il caos.
E la vergognosa discussione sulla tv del Cremlino riapre anche il caso delle condizioni in cui versano i prigionieri dei russi e del destino che li attende. Che fine faranno i soldati ucraini catturati, primi fra tutti quelli del battaglione Azov?