Forza Italia, in Europa, rischia grosso.
Il premier cristiano-sociale bavarese, Markus Söder, ha proposto in una riunione della direzione della Csu di lanciare un’azione per mettere Forza Italia fuori dal Partito popolare europeo. In apparenza dettata dalla preoccupazione di Söder di non essere associati con partiti che entrano in coalizioni di governo con forze di estrema destra, come sta per fare quello di Silvio Berlusconi in Italia, la mossa del ministro-presidente della Baviera è parte della lotta interna che da anni lo vede opposto a Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo e di fatto garante delle credenziali europeiste di Forza Italia. Anche così tuttavia, la presa di posizione di Söder potrebbe rivelarsi una mina vagante nella famiglia cristiano-democratica europea, dove una parte dei membri, soprattutto quelli del Nord, ha sempre accettato con disagio la convivenza con Forza Italia.
Ad ogni modo, secondo la ricostruzione del Corriere della Sera sulla base di quanto raccontato da fonti interne, lunedì scorso, a risultati italiani già conosciuti, la direzione della Csu, sorella bavarese della Cdu, ha discusso animatamente sulla posizione da prendere nei confronti della nuova situazione politica nel nostro Paese. Nel dibattito Söder, il capo dei deputati cristiano-sociali al Bundestag Alexandr Dobrindt e il responsabile di politica estera del partito Florian Hahn, si sono scagliati contro Weber, accusandolo di aver fatto campagna elettorale per Berlusconi. La linea della Csu, secondo loro, dev’essere quella di una chiara demarcazione a destra, estesa anche a quei partiti che permettono la formazione di governi guidati da forze di estrema destra. L’argomento usato da Dobrindt è quello antico, scritto nel Dna dei cristiano-sociali bavaresi: nessuna forza a destra della Csu. Detto altrimenti, bisogna sbarrare lo spazio a destra, altrimenti questa crescerebbe a scapito dei partiti conservatori moderati. Forza Italia e i suoi cattivi risultati elettorali ne sono, secondo Dobrindt, la dimostrazione.
Ma è stato Söder, raccontano le fonti, ad andare oltre, lanciando la proposta, ancora riservata, di muoversi nel Ppe per cercare di escludere Forza Italia, colpevole di allearsi con FdI di Giorgia Meloni, sul modello di quanto è già avvenuto con il Fidesz dell’ungherese Viktor Orbán.
Weber ha argomentato contro l’idea, sostenendo che Forza Italia è un partito europeista e che il suo impegno personale nelle elezioni italiane era mirato anche a rafforzare questo profilo. Secondo il presidente del Ppe, occorre legare più saldamente il futuro governo italiano all’Europa, invece di marginalizzarlo con prese di posizione moralistiche. «Bisogna rispettare il risultato elettorale — avrebbe detto Weber secondo alcuni partecipanti —, dare un giudizio più equilibrato e soprattutto ricordare che l’economia italiana è fondamentale per la Germania e soprattutto per la Baviera».
Che si tratti in primo luogo di una partita interna alla Csu è evidente. Come scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung, «le elezioni italiane hanno offerto a Söder un’opportunità per mettere a posto Weber», il suo principale oppositore interno. Ma questo non toglie che, se sostenuta e portata avanti, la posizione bavarese rischia di creare problemi a Forza Italia dentro il Partito popolare europeo.