A poche ore dalle elezioni parlamentari nei Paese Bassi, un velo di incertezza si stende sulla politica del paese, con l’emergere del Nuovo Contratto Sociale (Nsc), un movimento euroscettico e centrista fondato dall’ex parlamentare cristiano-democratico Pieter Omtzigt che rischia di farla da padrone. Il Nsc infatti si trova in testa alle intenzioni di voto, promettendo di rivoluzionare il panorama politico dell’Aia.
L’ascesa del Nsc ha catturato l’attenzione nazionale e internazionale, poiché sembra rappresentare una svolta significativa nella politica olandese. Fondata nell’agosto 2023, la formazione di Omtzigt ha rapidamente guadagnato terreno, posizionandosi tra il primo e il secondo posto stando ai sondaggi più recenti condotti da istituti demoscopici di rilievo.
Il manifesto del Nsc, delineato dal leader Omtzigt, rivela una visione euroscettica, con un richiamo per un’Unione europea più limitata nei suoi interventi, agendo solo quando può superare l’efficacia di singole nazioni o enti locali. Una delle proposte chiave del partito è la creazione di un meccanismo legale che obblighi il governo nazionale a rispettare la posizione espressa dal Parlamento olandese su questioni europee. In caso di disaccordo con Bruxelles, il Nsc cercherà di formare una coalizione di Stati per bloccare l’iniziativa, altrimenti i Paesi Bassi opterebbero per un “opt-out” dall’iniziativa stessa.
Il partito si oppone all’indebitamento congiunto dell’Unione europea e agli Eurobond, chiedendo un ritorno alla missione originaria della Banca Centrale europea. Mentre respinge l’idea di un esercito comune europeo, il Nsc si allinea con Bruxelles sul sostegno all’Ucraina, dimostrando una posizione più sfumata rispetto ad alcuni temi chiave.
L’ascesa del Nsc è fortemente legata alla personalità di Omtzigt, che ha dominato la campagna elettorale con la sua popolarità derivante anche dalla rivelazione di uno scandalo governativo legato al welfare che ha portato alla caduta del governo Rutte nel 2021. I suoi temi principali, il miglioramento della sicurezza socio-economica delle famiglie olandesi e una rivoluzione nella cultura politica del Paese, hanno catturato l’immaginazione degli elettori.
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Tuttavia, la posizione del Nsc ha suscitato reazioni contrastanti, con i partiti esistenti in attesa di vedere come il nuovo arrivato influenzerà il panorama politico. La sua presunta inclusione nel prossimo governo, secondo i sondaggi più recenti, potrebbe rappresentare una significativa spinta di cambiamento.
Gli elettori olandesi, secondo una ricerca di AD Nieuws, mostrano preoccupazioni centrali riguardo al potere d’acquisto, l’immigrazione e lo stato del sistema sanitario. Le posizioni del Nsc, che rispecchiano alcune di queste preoccupazioni, sembrano colpire un ampio segmento dell’elettorato.
Tuttavia, la volatilità delle elezioni olandesi è un fattore da considerare, con un sistema elettorale proporzionale che rende il panorama politico instabile e complica le trattative post-elettorali. Il ritiro annunciato dell’ex Primo Ministro Mark Rutte aggiunge un ulteriore strato di incertezza all’equazione, con l’incognita su chi sarà il prossimo leader del paese (ruolo che Omtzigt ha detto di non voler ricoprire).
Le elezioni olandesi, con ventisei partiti in gioco, promettono di essere un banco di prova per il Nsc e il suo fondatore Omtzigt. La politica olandese si trova di fronte a una potenziale svolta, con il Nuovo Contratto Sociale in corsa per diventare il protagonista di un capitolo della politica olandese e europea.