L’Ucraina vincerà perché sta combattendo una guerra giusta ed è per questo che dobbiamo aiutare Zelensky e il suo popolo. Abbiamo il dovere di farlo. Così lo scrittore peruviano e premio Nobel Mario Vargas Llosa in una intervista al Corriere.
“L’Europa ha il dovere di aiutare l’Ucraina, fatta a pezzi da un avversario più grande e forte, e dotato di bombe atomiche, che sono la vera grande minaccia per il mondo intero”, dice Vargas Llosa, convinto che l’Unione avrebbe dovuto muoversi già molti anni fa per garantire un processo di transizione alla democrazia in Ucraina, dopo la fine del comunismo sovietico.
“L’Unione europea avrebbe dovuto approfittare del momento caotico che visse la Russia dopo la caduta del comunismo per aiutarla a diventare una repubblica democratica. I russi non conoscevano alcuna forma di ordine democratico”.
“Avevano vissuto sotto Stalin una dittatura feroce, che solo con Kruscev si allentò un po’. L’Europa avrebbe dovuto partecipare in modo più attivo alla democratizzazione della Russia, e forse non avremmo passato momenti così gravi e delicati per la pace nel mondo come questi”
Infine, la convinzione che in Russia la situazione politica possa rapidamente portare a un cambio di regime. “Non escludo nei prossimi giorni un colpo di Stato che deponga Putin”.