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Il dolore per Liza Dmitrieva, la bimba di 4 anni morta durante un attacco russo

La storia di Liza Dmitrieva, la bambina di quattro anni morta in un attacco missilistico russo nella città di Vinnytsia, in Ucraina centrale, lascia sgomenti. Quel suo corpicino riverso in strada è il simbolo di una guerra ingiusta che va avanti ormai da mesi. Sui social si stanno diffondendo foto e video delle sue ultime ore di vita. La madre Iryna Dmitrieva l’aveva portata in un centro educativo ritenuto sicuro, lontano da possibili esplosioni. Un errore di valutazione che si è rivelato fatale.

Durante i bombardamenti di giovedì 14 luglio a Vinnytsia, la città lontanissima dalla frontline, sono morte 23 persone tra cui tre bambini. Nessun di noi riesce a cancellare dalla mente l’immagine di quel passeggino fucsia rovesciato a terra, sporco di fango, con accanto delle scarpe da tennis grigie. Quel passeggino era di Liza, bimba con la sindrome di Down, che fino alle 10.49, ci stava seduta sopra, come si poteva vedere chiaramente dalle storie Instagram della sua mamma. La donna è rimasta gravemente ferita, ma è sopravvissuta ed è ricoverata nel reparto di terapia intensiva. Stavano tornando da un centro di logopedia che frequentavano, quando i missili da crociera russi, lanciati da un sottomarino nel Mar Nero, hanno colpito un complesso commerciale e distrutto le vetture del parcheggio. Una tragedia che i media di tutto il mondo stanno raccontando: si è al lavoro ancora adesso per cercare i dispersi.

Intanto sul profilo Instagram di Liza Dmitrieva sono tanti i messaggi di affetto e cordoglio di utenti da tutto il mondo. L’account era ed è una galleria completamente dedicata alla bimba. Le didascalie che accompagnano gli scatti sono strazianti letti alla luce di quanto successo: «Con te ho imparato l’amore incondizionato». La sua Liza purtroppo non c’è più.