È stato un gesto spontaneo, dettato dall’istinto. Ha visto un’anziana aggredita e rapinata al bancomat da un uomo che poi è fuggito e non c’ha pensato su due volte ad inseguirlo e fermarlo per poi consegnarlo alle forze dell’ordine. Non si sente un eroe Nicolò Nistri, operaio romano di 31 anni, che ha raccontato a «Leggo» quanto successo, ricordando quei concitati momenti: «Stavo lavorando in via Adriano Fiori, in un cantiere per il rifacimento della facciata di un palazzo. Ero sull’escavatore, quando ho visto questa persona sospetta: cappellino, occhiali da sole e mascherina all’aperto. Girovagava da un po’ intorno ad un bancomat e proprio mentre la signora ritirava il denaro, ho visto che l’ha aggredita, facendola cadere a terra, per poi dileguarsi».
A quel punto «sono sceso immediatamente dall’escavatore e sono andato subito dalla signora, ma poi mi hanno indicato dove stava fuggendo il rapinatore e l’ho inseguito, fino a raggiungerlo e bloccarlo in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Poi sono padre di quattro bambine, la mia reazione potrebbe essere stata scatenata anche da una sorta di istinto di protezione», ha confidato il giovane. Non ha avuto il tempo di avere paura, è accaduto troppo velocemente: «L’ho inseguito per circa 300 metri. Ha circa 60 anni, ma pensavo fosse molto più giovane. Era veloce e ha cercato di arrampicarsi su un muro per fuggire attraverso dei giardini condominiali, mi sono arrampicato anche io e alla fine l’ho raggiunto e bloccato. In quel frangente, ho visto la signora sanguinante e l’istinto mi ha detto di non fargliela passare liscia. Sin da piccolo, sono sempre stato dalla parte dei deboli e non ho mai accettato le ingiustizie: quella donna poteva essere mia madre o mia nonna».
Adesso l’anziana signora, vittima della rapina, è in ospedale, ha anche due fratture a un braccio e a un femore. Sul finale Nicolò Nistri ha mostrato di provare compassione e pena per il ladro: «Deve esserci tanta disperazione per arrivare a una certa età e rapinare anziane per 40 euro. Diciamo che un rapinatore, uno se lo immagina diverso, sicuramente più giovane. E quindi poi ho pensato: ‘Magari avrà avuto bisogno di cibo o medicine’. Anche se probabilmente non è così».