Price cup subito, senza paura di ritorsioni russe, perché tanto “Putin ha già tagliato le forniture”. Mario Draghi non molla e incalza il Consiglio europeo, al quale sta partecipando a Bruxelles. Ma per il momento niente tetto al prezzo del gas. “Ne discuteremo in un vertice a ottobre – ha detto la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen -. A luglio la Commissione europea presenterà un piano europeo per affrontare l’emergenza energetica attraverso la riduzione della domanda. Lavoreremo con i Paesi per evitare frammentazioni e il ritorno ai combustibili fossili”.
Missione semi compiuta, dunque, per SuperMario, che si dice soddisfatto. “Non mi aspettavo di poter fissare una data precisa per un rapporto completo sulla questione dell’energia: le cose si stanno muovendo, anche se magari non avvengono rapidamente come uno vorrebbe – spiega nella conferenza stampa dopo l’incontro -. Sull’energia andiamo verso più coordinamento e solidarietà. Occorre agire subito sui prezzi: Putin ha già tagliato le forniture. L’Ue ha un potere di mercato che può esercitare con il price cap, non lo esercita perché alcuni hanno paura che Russia tagli ancora di più il gas, ma questo sta già succedendo. Ci sono tanti timori: alcuni Paesi, a partire dai frugali, sono stati molto esitanti. Avevo chiesto un consiglio straordinario in luglio, giustamente mi è stato fatto osservare che ancora non c’è uno studio». Se ne riparlerà a ottobre, quanto lo studio sarà pronto, ma intanto Draghi incassa l’apertura della Germania.
“L’Unione Europea sta crescendo, sta diventando sempre più importante, sta diventando quell’istituzione a cui tutti i Paesi Ue guardano come una istituzione capace di dar loro stabilità e sicurezza – ha detto ancora Draghi in conferenza stampa a Bruxelles -. Nell’area dell’euro, soprattutto a causa dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, le previsioni sono di un rallentamento un po’ in tutti i Paesi. Noi siamo impegnati a proteggere e sostenere il potere d’acquisto degli italiani. Si è parlato di energia, di cosa fare per i prezzi così alti. L’Italia, per gli stoccaggi, sta andando molto bene e la dipendenza dal gas russo, che era il 40% l’anno scorso, oggi sta al 25%: le misure che abbiamo messo in campo iniziano a dare risultati. Bisogna però agire subito sui prezzi dell’energia perché sta succedendo che da un’inflazione che dipendeva sostanzialmente dall’energia ora dipende anche da altre cose. Questi aumenti si spargono e diventano aumenti di altre merci”, ha aggiunto Draghi.
“Le misure che si stanno pensando in Italia assicurano che non vi sia emergenza durante l’inverno – ha concluso -. Il quadro, grazie alla ricerca di altri fornitori, vede l’Italia in buona posizione: gli stoccaggi di gas per l’inverno stanno andando molto bene, siamo ottimisti sulla capacità di sostituire il gas russo nel giro di un anno o un anno e mezzo. Dobbiamo essere adeguatamente preparati a potenziali nuove interruzioni sulla fornitura di gas russo all’Europa e abbiamo rivisto tutti i piani nazionali di emergenza per garantire che tutti siano pronti”.