Una grande manifestazione per l’Europa: è questo il momento in cui gli Italiani devono unirsi sotto la bandiera con le 12 stelle per resistere contro i populisti e i sovranisti che agitano il nostro paese. È necessario un richiamo alle armi, un appello alla mobilitazione, un invito alla protesta pacifica e alla difesa dei valori fondamentali dell’Unione Europea.
Per gli europeisti d’Italia, per coloro che credono in un’Europa integrata e sono pronti a combattere per il suo futuro, è giunto il momento di scendere in piazza. E il motivo?
Oggi, la questione centrale è l’approvazione del Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), che l’Italia, unico tra gli Stati membri dell’eurozona, non ha ancora ratificato e sembra restia a farlo. Il trattato non passa perché le forze di maggioranza – Lega e Fratelli d’Italia, in particolare – così come quelle d’opposizione, come il M5s, si oppongono.
I veri nemici di oggi sono i sovranisti e i populisti, che offrono soluzioni semplificate a problemi complessi, che alimentano la divisione invece dell’unione, che seminano discordia anziché armonia.
Il governo attuale è in difficoltà, poiché non ha saputo spiegare che cosa non va nel Mes e cosa vorrebbe cambiare. Questa indecisione rischia di isolare l’Italia e di renderla inaffidabile agli occhi degli altri partners europei.
La vera divisione , unico bipolarismo concreto oggi in Italia, è quello tra europeisti e antieuropeisti, non certo quello tra destra e sinistra, come vorrebbe far credere Meloni. Di fronte a questa situazione, diventa necessario chiamare tutti gli europeisti di ogni schieramento a scendere in piazza, in un gesto di responsabilità, per sradicare il finto bipolarismo che è blocca l’Italia.
Un futuro migliore non può essere costruito rinunciando alla cooperazione internazionale e alla solidarietà tra le nazioni. Il populismo, con la sua retorica accesa e le sue promesse vuote, non farà altro che dividere, indebolire e isolare.
È necessario lottare per un’Europa più integrata, perché solo unendo le forze si possono affrontare le sfide globali del nostro tempo: il cambiamento climatico, l’immigrazione, la sicurezza, la digitalizzazione, l’innovazione e molto altro ancora.
Dal Mes al Lavoro: la danza macabra dell’incoerenza del Governo Meloni
L’Europa non è perfetta. Ci sono problemi da affrontare, difficoltà da superare, divisioni da risolvere. Ma solo lavorando insieme, non separandosi, si può fare. Non bisogna permettere alla retorica sovranista e populista di decidere il futuro dell’Europa. Non si deve consentire che la paura e la divisione diventino le guide.
È tempo di scendere in piazza, amici europeisti.
È il momento di affermare con forza e coraggio le convinzioni, di manifestare il sostegno a un’Europa unita, un’Europa forte. Le bandiere europee devono essere sventolate con orgoglio, come simbolo di un’Europa che crede in se stessa, che crede nel suo futuro.
L’Europa ha bisogno del sostegno di tutti. E chi, se non gli europeisti d’Italia, può rispondere a questo appello? Ecco quindi un invito rivolto a ciascuno di loro: è il momento di mobilitarsi, di prendere posizione, di mostrare al mondo la forza dell’unità e del coraggio. Per un’Europa migliore, per un futuro migliore, europeisti d’Italia, alla carica!