La guerra in Ucraina è una grande chance per l’Europa. Possiamo costruire una Europa nuova, una grande Europa federale, forte e unita, con enormi potenzialità nel potere geostrategico globale.
La discussione alla quale stiamo assistendo nei parlamenti europei sulla difesa comune, la decisione di incrementare il budget per la Difesa, in Italia come in Germania, il fatto che si torni a parlare più seriamente di un esercito europeo, sono tutti segnali “importanti e incoraggianti” – come dice oggi in una intervista al Corriere Fareed Zakaria – sul fatto che gli europei sono pronti a “chiudere con l’epoca della sicurezza gratis garantita dagli Stati Uniti”.
Da questo punto di vista, l’altro aspetto centrale che sta emergendo con forza nelle ultime settimane in Europa è il ritorno al prevalere della politica sugli interessi economici. “Negli ultimi 30 anni, la maggior parte dei Paesi ha agito seguendo una sola stella polare: la crescita,” dice Zakaria. “Commercio, tecnologia, riforme interne, tutto era mirato a produrre più crescita. Era un mondo dove la sicurezza nazionale veniva considerata scontata”. Non è più così.
Il vero cambiamento che può essere determinato dalla guerra in Ucraina è questo: una Europa politica che diventa protagonista globale, rivitalizzando i valori di libertà delle democrazie liberali occidentali, al fianco degli Usa.