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È finita: l’addio di Giarrusso, lo scempio di Cominardi e le 5 Stelle ‘cadenti’

Una settimana indimenticabile per i grillini: l’eurodeputato Dino Giarrusso ha annunciato di lasciare il partito e fondare un nuovo MoVimento; il tesoriere delle forza politica Claudio Cominardi sul proprio profilo Instagram ha postato un graffito apparso a Roma che vede Joe Biden portare al guinzaglio una lupa con la faccia di Mario Draghi; e dulcis in fundo il leader Giuseppe Conte che continua a mostrare irritazione nei confronti del presidente del consiglio Mario Draghi per la questione dell’invio delle armi in Ucraina. Altro che risollevare le sorti dei pentastellati con un nuovo corso, sembra che i grillini stiano implodendo, che si stiano affossando con le loro stesse mani. I tempi d’oro pare sul serio siano finiti, regna il caos più totale.

Dino Giarrusso ha lasciato il Movimento Cinque Stelle con un annuncio roboante, in diretta, negli studi televisivi del programma di La7 “Coffee Break”. “Già so la delusione di tantissime persone che mi scrivono e mi chiedono di non mollare e so che farò la gioia di tanti che nel movimento mi hanno sempre combattuto”, ha spiegato l’ex iena.

“Il M5s ha perso i suoi valori, come la partecipazione che, invece, io conservo”, ha detto sempre Giarrusso che ha riferito di aver cercato di avere un confronto con Giuseppe Conte: “Gli ho scritto un messaggio ma non ho avuto nessuna risposta. Sottolineo la mia grandissima stima e la mia gratitudine nei confronti di Giuseppe Conte, che in Europa ha saputo difendere l’Italia, ma ora siamo a sostegno dal governo Draghi e fatico a capire per quale motivo dobbiamo continuare a restarci. I provvedimenti presi dal governo, che stanno cambiando in corsa le regole del gioco, stanno portando al fallimento di imprese e alla perdita di migliaia di posti di lavoro”. La reazione del leader grillino è stata inaspettatamente dura: “Giarrusso lasci il suo incarico da europarlamentare, sia coerente con quello che ha sempre detto”. E ancora l’ex premier: “L’ho incontrato sei sette volte nel mio studio privato, anche di domenica. Mi ha sempre parlato e chiesto poltrone, posizioni, vicepresidente, delegati territoriali e via discorrendo”. 

Giarrusso ha replicato in maniera altrettanto tranciante: “Conte dice il falso, si dovrebbe vergognare, io gli avevo solo chiesto di far votare dalla base i referenti e i vicepresidenti, chi fa domande viene diffamato”. L’europarlamentare addirittura non esclude di querelare il leader del M5s, che invece sul post del tesoriere del partito ha preferito minimizzare, scegliendo una linea più soft, nonostante la gravità del gesto. Conte ha tentato di smorzare i toni: “Cominardi? Non mi fate parlare di una foto postata, è un graffito, non diamo importanza”. Chi invece si è affrettato a prendere le distanze è stato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, lontano anni luce da quello che era al momento della fondazione del MoVimento: “Quell’immagine di Draghi e Biden è inaccettabile, ne prendo totalmente le distanze, noi come forza politica sosteniamo il governo, sosteniamo il presidente del Consiglio”. Ma come dice quella massima attribuita a Keynes che il premier Mario Draghi ama citare spesso nei suoi discorsi? “Quando i fatti cambiano, io cambio opinione. Lei cosa fa?”. Deve averla fatta sua anche l’ex leader del M5s.