De Luca come Orsini: “Stoltenberg analfabeta e se va via Putin viene uno peggio”

Adesso anche Vincenzo De Luca gioca a fare l’Orsini, il Santoro, il Salvini. L’istrionico governatore della Campania, evidentemente più occupato a improvvisarsi politologo esperto di relazioni internazionali che a pensare alla disastrosa situazione dell’ospedale Cardarelli, ha sentito l’esigenza di attaccare la Nato e il suo presidente Stoltenberg, dandogli del “semi analfabeta di ritorno”.

“Peccato che negli Stati Uniti non ci sia più Kissinger, neanche Brzezinski, quei grandi diplomatici che avevano innanzitutto senso della storia, non questi primitivi, tangheri, semi analfabeti che parlano senza misurare il peso delle parole che pronunciano – ha attaccato De Luca partecipando all’assemblea pubblica di Confindustria Benevento -. E rimpiango Aldo Moro, Andreotti, i nostri grandi uomini di Stato, che prima di aprire bocca conoscevano la storia dei Paesi, dell’Europa, e non erano semi analfabeti di ritorno come il segretario della Nato”. De Luca va ha anche definito “scelte idiote e irresponsabili” quelle della Nato nella guerra in Ucraina.

“È da trent’anni che la Nato viola la legalità internazionale” ha aggiunto poi ieri De Luca, non prima di aver definito Volodimyr Zelensky “un uomo coraggioso, ma malato di irresponsabilità”. “Io sono fra quelli che non hanno capito qual è l’obiettivo di questa guerra dal punto di vista degli occidentali — ha insistito De Luca —. L’America ha detto qual è: far durare la guerra più possibile per mettere in ginocchio la Russia e determinare un cambio di potere in Russia. Io sono fra quelli che ritengono che se se ne va Putin, viene qualcuno peggiore di Putin, non uno migliore. C’è qualcuno in grado di governare le 30 etnie che ci sono nella Russia? Avremmo un processo di disgregazione generale. L’America e la Gran Bretagna hanno detto qual è il loro obiettivo ma non credo che questo possa essere l’obiettivo dell’Europa, che è creare le condizioni di una pace stabile”.

Il De Luca politologo in realtà, durante una delle sue arcinote dirette Facebook, già il 22 aprile aveva attaccato le scelte del blocco atlantico. “Putin ha fatto una guerra preventiva ed è colpevole, ma l’Occidente non è innocente perché l’Ucraina ha violato gli accordi di Minsk, quelli garantiti da Merkel e Hollande – ha detto in quell’occasione -. Uno degli impegni era quello di fare una modifica costituzionale che garantisse l’autonomia del Donbass. Non è mai stata fatta, anzi, è stata cancellata la lingua russa. Stiamo assistendo a un bagno di sangue, al di là delle immagini che arrivano sulle quali non dico niente perché siamo in guerra, non si riesce mai a capire quello che è vero e quello che è falso. La mia opinione è questa: c’è un colpevole, certo. Ma non vi sono innocenti”. Tornare a occuparsi degli ospedali no?