Una storia toccante quella di Cristina Rosi, che ha potuto finalmente abbracciare la sua bambina. Il suo calvario è iniziato il 23 luglio 2020 quando la 39enne, al settimo mese di gravidanza, è andata in arresto cardiaco. I medici sono riusciti a far nascere la piccola Caterina con un parto cesareo. Madre e figlia hanno riportato importanti lesioni e Cristina è rimasta in coma per 11 mesi. La donna per fortuna si è poi risvegliata. Nella giornata di ieri, Cristina è uscita dall’istituto di riabilitazione Agazzi di Arezzo, ha fatto ritorno a casa ad Alberoro, frazione del comune di Monte San Savino, e ha stretto a sé per la prima volta la figlia, che oggi ha quasi due anni. Una vicenda toccante raccontata su «Il Corriere della Sera».
«Vedere Cristina così per noi è già tanto sono convinto che piano piano ci riprenderemo la nostra vita», ha spiegato il marito Gabriele, che sognava il ricongiungimento tra madre e figlia da mesi. Ad attendere a casa la donna le amiche, le colleghe, oltre la sua famiglia. Non si è potuta però fermare a lungo, Cristina è rientrata in clinica perché deve sottoporsi a delle terapie: «Clinicamente lei sta bene ma visto che ha rischiato di morire va bene così. Ogni settimana tornerà a casa qualche ora, poi se tutto andrà bene sarà aumentata la frequenza delle visite».
La famiglia è disponibile, pronta ad affrontare la dura battaglia per gestire mamma e figlia.
Il marito, tramite una raccolta a cui hanno aderito tante persone, ha potuto pagare cure specifiche in Austria. Il compagno di Cristina al «Corriere della Sera», a proposito dell’incontro con la sua dolce metà, ha detto: «Non so se le due si sono riconosciute perché entrambe hanno problemi neurologici e non sono autosufficienti. Non riesco neppure a capire se mia moglie riconosce me ogni volta che la vedo. Lei sorride, sorride a tutti, e quando le metto le canzoni della Nannini, le canta a memoria, quindi vuol dire che ricorda». Gabriele ha ricordato poi il giorno in cui Cristina si è sentita male: «Io ero a lavorare, era pomeriggio, lei era sola in casa, da quel momento la nostra vita è cambiata, adesso spero soltanto che possano vivere una parvenza di vita, il mio sogno è che mia moglie possa tornare a vivere a casa insieme a me e nostra figlia».
Gianna Nannini, cantante preferita di Cristina, ha registrato due messaggi per incoraggiarla quando ha saputo del risveglio dal coma: «Ciao Cristina, sono Gianna, ho saputo che ti sei svegliata e sono veramente felice per te, spero di incontrarti appena possibile. Un bacio enorme e un abbraccio infinito».