Ciò che non avremmo mai voluto vedere. Quella lettera “Z” diventata simbolo dell’invasione ucraina arriva in Italia e sfila impressa sulle t-shirt bianche di alcuni manifestanti durante il corteo organizzato a Modena contro il greenpass.
Ma siamo costretti a vedere pure questo. Un chiaro ed inequivocabile gesto di sostegno alla causa di Vladimir Putin: la “Z” è la lettera che i soldati russi hanno inciso sui mezzi militari. Ed è la lettera che abbiamo visto disegnata sulle giacche di un pubblico festante allo stadio Luzhniki, durante una cerimonia per celebrare la madre patria, in cui Putin era stato accolto con un’ovazione (sebbene non si sia ancora capito se lo zar ci fosse veramente, in quello stadio. Ma tant’è).
Gli attivisti (del nulla) – pare una cinquantina in tutto – sono stati invitati dalla Digos a sfilare senza magliette e,così, se le sono tolte. Salvo poi urlare a più riprese “Zeta, zeta!”.
Dopo mesi di silenzio lo sparuto gruppetto di manifestanti della teoria del complotto è tornato in piazza, purtroppo, dando il peggio di sé.