Conte non stacca la spina a Draghi perché il M5s è sparito nelle grandi città

Scalpitano e fanno la voce grossa; intimano di staccare la spina al governo Draghi ma mentono sapendo di mentire visto che sono letteralmente spariti persino nei territori simboli. Quelli che erano considerati roccaforti del Movimento 5 stelle: una su tutte è Parma, che nel 2012 Beppe Grillo definì addirittura la Stalingrado grillina.

Ebbene, alle prossime amministrative nel capoluogo emiliano non verrà presentata nemmeno una lista. E non è un caso isolato, ma solo l’ultima tappa di un percorso in discesa libera che sta portando alla scomparsa del M5s sul piano territoriale: su 26 capoluoghi di provincia al voto, infatti, in 18 casi il M5s affianca il Pd, ma non esprime neanche un candidato sindaco.

A Belluno e Verona si limita a sostenere i candidati della coalizione, a Cuneo e Lucca le lancette dell’orologio si sono fermate a cinque anni fa e il Movimento va da solo; a Como si orienta su un’alleanza civica alternativa al Pd; a Piacenza, invece, si testerà un esperimento di sinistra radicale e ambientalista, con i 5 Stelle assieme a SI e Verdi, in competizione con i dem.

Insomma, un quadro desolante. E, anche se le amministrative non sono mai state il piatto forte dei grillini, l’abbandono totale del territorio da parte di candidati del Movimento guidato da Giuseppe Conte, rende plastica la scollatura tra il partito di maggioranza relativa e i suoi elettori. E le prossime politiche, poi, non sono così lontane. Ma, soprattutto, è Parma ad essere diventata un caso anche all’interno del M5s, la città che vide Federico Pizzarotti stravincere prima di un’epica litigata con Grillo che lo convinse, poi, a candidarsi da indipendente alle elezioni del 2017 ottenendo il suo secondo mandato. Ora, in quella città simbolo di un’epoca ormai sepolta, nessuno corre sotto l’effige stellata, come ha raccontato ieri il senatore stellato Gabriele Lanzi, dando un quadro dell’intera situazione: “Vista l’importanza della fase finale di transizione e del percorso di riorganizzazione guidato da Giuseppe Conte, il M5s non si presenterà”.