“Letta Mitraglietta” e il presidente del consiglio Draghi non devono mandare armi in Ucraina perché “la guerriglia non ha nessuna possibilità di vincere” contro i russi e si farà massacrare.
Luciana Castellina, la. pasionaria della sinistra pacifista, getta la maschera e in tv ci spiega che gli ucraini non debbono combattere per difendere il proprio Paese. Alla faccia delle ragazze di Kiev che sui social cantano Bella Ciao.
La conseguenza logica di questo ragionamento è che Zelensky può disarmare, arrendersi e consegnarsi a Putin. Ancora una volta la intellighenzia pacifista mostra la sua avversione per la democrazia occidentale e la neppure tanto segreta considerazione per regimi illiberali.
Del resto non più tardi di un mese fa Castellina scriveva che l’ammassarsi di truppe putiniane al confine con l’Ucraina non doveva sorprenderci, visto che da anni la Nato lo ha fatto in Europa Orientale. Naturalmente se oggi viviamo questa tragica situazione è colpa di noi occidentali che invece di condividere i codici nucleari con i sovietici non aiutammo Gorbaciov a restare al potere.
Quello che lascia sinceramente basiti in ricostruzioni come questa è che Castellina per anni ha fatto la europarlamentare. Ma come fa a non accorgersi che gli ucraini stanno morendo per difendere la libertà degli europei? Ah, già. I pacifisti possono permettersi di fare bellissimi discorsi e soprattutto di rinunciare a combattere qualsiasi guerra perché si trova sempre qualcuno pronto a combatterle per loro conto.
Ma se gli ucraini perdono, deporremo anche noi le armi davanti a Putin accogliendolo in Italia come un liberatore? Venuto a denazificare l’Italia salvandola dalla americanizzazione, dalla Nato e dal libero mercato.