Vittorio Emanuele Parsi ci spiega il mondo ricordandoci che le opinioni non sono tutte uguali. In un paese che trasuda ignoranza, “che ha la penultima posizione per lettori di libri e numero di laureati”, Parsi indica la via: è l’ora di finirla con la banalizzazione delle libertà di pensiero.
Perché se di pensiero si tratta, bisogna che sia argomentato e basato sui fatti e non sulle suggestioni di una propaganda cui abboccano gli allocchi. “La libertà di opinione non è la libertà di dire qualunque idiozia, ma di argomentare una posizione possibilmente connettendola con i fatti”.
Parsi ci ricorda che solo con la cultura si può realmente avere un pensiero. Il resto, dalle sciocchezze sul Covid di virologi improvvisati alle elucubrazioni geopolitiche del bar dello sport è solo rumore. “Abbiamo una opinione pubblica avvelenata dai pozzi di menzogne della Russia che troppi personaggi rilanciano nel nostro Paese”. Ecco, oggi, più che mai serve meditare in silenzio.