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“Armi a Kiev”, meglio chi guida l’Europa di tanti politicanti nazionali!

Nei giorni scorsi la presidente della commissione europea, Ursula Von der Leyen, non ha esitato a definire un orrore le immagini provenienti da Bucha, le stragi russe di civili ucraini. Oggi l’alto rappresentante della politica estera europea Borrell ripete che “dobbiamo continuare ad armare l’Ucraina”. Perché è così che finirà la guerra, armando gli ucraini e combattendo con la Nato al loro fianco se Vlad il Matto usasse armi non convenzionali; certo non finirà con le anime belle che vediamo all’opera nei singolo parlamenti della Ue, sui social e nelle nostre tv locali.

“Bisogna far cessare la guerra il prima possibile. Ma quando finisce la guerra, come finisce? Il prima possibile, sì, ma non in qualunque maniera possibile. Ci interessa come finisce questa guerra. Perché se finisce con un Paese distrutto e dominato e neutralizzato, con milioni di esiliati e migliaia di morti, no, non vogliamo che finisca così. E perché non finisca così dobbiamo continuare ad appoggiare l’Ucraina fornendole armi. Dobbiamo continuare ad armare l’Ucraina”, così Borrell parlando al Parlamento europeo. E ancora, per la Politica estera dell’Ue “ci vogliono meno applausi e più aiuti”.

“Abbiamo dato un miliardo di euro all’Ucraina, può sembrare tanto ma è quello che paghiamo ogni giorno a Putin per l’energia. Da quando è iniziata la guerra gli abbiamo dato 35 miliardi di euro”. Però, hai capito Mister Pesc? Dritto al punto senza pacifintismi e vorrei ma non posso. Stai a vedere che i rappresentanti della Ue diventano meglio dei leader degli Stati membri. Anzi forse è già così.