Le traversate pericolose nel Mediterraneo continuano a mietere vittime, con oltre 2.060 persone che sono scomparse nel solo mese di luglio, secondo i dati rilasciati dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). La maggior parte delle vittime ha perso la vita lungo la rotta del Mediterraneo centrale, come riferito dall’Agenzia Ue di controllo delle frontiere, Frontex. L’agenzia ha recentemente pubblicato il suo report relativo al periodo gennaio-luglio 2023, evidenziando un aumento significativo del flusso migratorio su questa rotta.
Il report di Frontex rivela che nei primi sette mesi del 2023 sono stati segnalati oltre 89.000 arrivi nel Mediterraneo centrale, un numero che rappresenta il totale più alto per lo stesso periodo dal 2017. Questo aumento dell’afflusso migratorio potrebbe persistere nei mesi a venire, poiché i contrabbandieri continuano a offrire prezzi più bassi per i migranti provenienti dalla Libia e dalla Tunisia. Questa crescente pressione migratoria è alimentata dalla feroce concorrenza tra gruppi criminali, come riportato da Frontex.
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L’Europa si trova di fronte a una sfida umanitaria e sociale di proporzioni significative, mentre si cerca una soluzione per affrontare la crisi migratoria nel Mediterraneo. L’incremento degli arrivi e il tragico numero di vittime sottolineano l’urgenza di un approccio collaborativo tra i paesi dell’Unione Europea e le organizzazioni internazionali al fine di prevenire ulteriori perdite di vite umane e di affrontare le cause profonde di questa emergenza umanitaria.