Adesso Conte fa la vittima e grida al complotto: “Qualcuno vuole il M5s fuori dal Governo”

Non se ne può più: Giuseppe Conte ha proprio stancato. Lamentale e ipotesi di trame e complotti alle sue spalle sono all’ordine del giorno, o quasi: le sue manie di persecuzione/protagonismo sono diventate patologiche e oggi ne ha tirata fuori un’altra.

L’occasione è stata quella della presentazione della Scuola di formazione grillina, che era stata annunciata quando l’ex avvocato degli italiani era stato ospite di Atreju.
“Inizio ad avere dubbi – ha detto – che ci sia qualcuno che voglia spingere il Movimento fuori dal governo”. E ancora: “Non mi risulta che la norma sugli inceneritori a Roma sia stata spinta da Cingolani: lui non c’entra nulla”.

Insomma, la questione dell’inceneritore di Roma – quello cui Conte ed il MoVimento 5 Stelle continuano ad essere contrari – non interesserebbe la volontà del ministero della Transizione ecologica e le questioni scottanti, per il legale originario di Volturara Appula, sarebbero soprattutto altre. Il fatto è – come dimostrato rispetto a tutti i dossier affrontati dal governo di unità nazionale – che il presidente del Consiglio non sembra avere intenzione di farsi mettere i bastoni tra le ruote dai “niet” dei contiani.

Il vertice dei pentastellati ha anche detto la sua in merito ai rapporti con il partner politico principale della formazione che guida, ossia il Partito Democratico: “Dobbiamo parlarci col Pd e capire quale sia l’orientamento: chi vuole lavorare con noi deve sapere che ci sono principi non negoziabili. Sul riarmo ha avuto un chiarimento tardivo, nel Conte II aveva sposato la transizione ecologica poi ci propone gli inceneritori. Noi non stiamo cambiando strategia. Chi lavora con noi deve chiarire quelle posizioni”, ha osservato Conte, così come riportano le agenzie.

Un altro focus è stato, poi, sul super bonus: altro tema che divide il MoVimento 5 Stelle dall’indirizzo di Mario Draghi e del governo.

Per l’ex premier giallorosso e gialloverde, il presidente del Consiglio è stato “contraddittorio”, perché il premier, per il capo grillino, ha “parlato male di una misura che gli ha consentito di fregiarsi della crescita del Pil”.
Rispetto a questo tentativo di estromettere il Movimento 5 Stelle che per Conte potrebbe essere in atto, il vertice pentastellato ha anche affermato quanto segue: “Chiedo rispetto per 11 milioni di cittadini che hanno votato il Movimento, non vanno presi in giro”. Bisognerebbe sapere, tuttavia, se questi 11 milioni di italiano lo voterebbero ancora.