Finalmente. Finalmente qualcuno che parte subito col piede giusto, con l’intenzione di rivedere una delle tante norme che paralizzano l’azione amministrativa e inibiscono il voler fare degli amministratori pubblici, soffocati dalla burocrazia al punto tale di delegare la decisione ai tanti, troppi, tecnicismi. Carlo Nordio, neo ministro della Giustizia del Governo Meloni, ha annunciato che intende rivedere, o addirittura ad abolire, la norma sull’abuso d’ufficio.
“La revisione o l’abolizione del reato di abuso, che paralizza l’amministrazione, è stata chiesta da anni da tutti i sindaci, e vedo con soddisfazione che anche il sindaco di Milano concorda su questa necessità – ha dichiarato il Guardasigilli, come riporta Il Dubbio -. In ogni caso, il problema sarebbe affrontato in un’accurata discussione parlamentare, con il supporto di statistiche tra indagini iniziate e condanne irrogate”. Non sarà una rivisitazione immediata, ma ciò che conta è che si avvii in tempi brevi l’iter per superare una norma che ha scatenato tra gli amministratori pubblici la cosiddetta “paura della firma” che blocca l’attività degli enti locali e nega ogni visione più ampia di sviluppo.
Nordio al riguardo già in passato si era già espresso più volte in maniera favorevole, sostenendo la proposta dei sindaci di abolire l’abuso d’ufficio, “per ridare fiato alla pubblica amministrazione e, quindi, per un’utilità concreta, in vista anche di una ripresa economica del Paese. La ‘paura della firma’ provoca, infatti, la paralisi o il rallentamento della pubblica amministrazione per la paura che un domani si possa essere denunciati”.
“I sindaci chiedono da anni questa revisione e se non avviene la pubblica amministrazione non riparte. E se non riparte la pubblica amministrazione – ha detto il ministro in conclusione – non riparte nemmeno l’economia. C’è un discorso concreto e urgente da fare, in vista anche dei soldi che l’Europa dovrà darci con il Recovery Fund”.