Flavio Tosi in Forza Italia. Sembra strano e invece è coerente con il percorso politico dell’ex sindaco di Verona, il quale ha dimostrato ampiamente di essere alternativo a questo centro destra a trazione sovranista e populista. Lo ha fatto con un progetto coraggioso, l’idea di costruire un polo civco e liberale per una destra moderna che con pragmatismo poteva ben governare la città di Verona. Non è un caso che Tosi già abbia fatto il Sindaco a Verona e con ampio successo. Insomma, il buon governo come la buona politica sfugge alle categorie e alle etichette, è semplicemente “buono” e di questo abbiamo disperatamente bisogno.
D’altra parte, dopo l’esito del primo turno alle amministrative di domenica, un cambio di strategia era necessario e l’approdo in Forza Italia che lo ha sostenuto contro Sboarina (spacchettando il censtrodestra) e contro Tommasi, è davvero naturale, come Tosi stesso tiene a precisare.
Forza Italia ha fondato il centro-destra e nel lontano 1994 ha impedito alla gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto di vincere e portare il suo PDS al Governo. E’ stato per tanto tempo il motore di una rivoluzione liberale che aveva nelle proprie mire l’ambizioso progetto di riformare il paese. Mica cose da poco!
Le cose sono andate come sono andate, ma non c’è dubbio che per tanto tempo, il partito di Silvio Berlusconi sia stato per trent’anni l’attore principale dell’alternativa alle sinistre, insieme ad Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini e all’UDC prima di Casini e poi di Follini.
Per dirla in breve, se la sinistra non ha esercitato un dominio politico trentennale in questo paese lo si deve (anche) a Forza Italia.
Per queste ragioni, quando Silvio Berlusconi in persona ha chiamato Flavio Tosi invitandolo a entrare nel partito, l’ex sindaco non ha avuto esitazioni. “A Verona abbiamo fatto questa scelta di aderire più che volentieri a Forza Italia, perché ci riconosciamo in questa parte del centrodestra che non urla, non strepita e non fa demagogia, ma lavora per governare. E il risultato che abbiamo ottenuto dimostra che i cittadini e le cittadine hanno voglia di competenza. Inizia oggi un percorso politico importante per rafforzare le idee liberali a Verona e nel Paese”. Queste le dichiarazioni più significative di Tosi che battezza così la scelta di portare dentro le proprie liste civiche nel partito azzurro (che peraltro è in crisi di leadership nazionale , così, tanto per dire!), e danno il senso di un progetto che adesso riguarda Verona, ma che, chissà, un domani potrebbe estendersi altrove per ridare forza a quella componente moderata del centrodestra attualmente “in cerca di autore”.
Da un certo punto di vista, non possiamo che sperarlo, proprio per non lasciare il campo del centro destra al dominio incontrastato del duo Salvini-Meloni che non perdono occasione di mostrare tutta la loro inadeguatezza.
Perciò, tanti auguri a Flavio Tosi e che questo possa essere l’inizio di un circolo virtuoso che ridia fiato a un progetto ambizioso di rivoluzione liberale troppo spesso annunciato e altrettanto spesso tradito.