Noi non dobbiamo combatterla questa guerra, dice Carlo De Benedetti, perché gli americani la stanno combattendo contro Putin per interposta persona, l’Ucraina. Gli americani ne stanno traendo beneficio vendendo armi e gas liquido. L’Europa ci perde soltanto. Anzi, sai che c’è, chiudiamo anche la Nato che non serve più, non può intervenire in Corea (sic). L’unica cosa che deve interessare all’Europa è come entrare nel nuovo ordine bipolare, che è quello tra Usa e Cina, perché il problema non è Putin ma la Cina.
In sintesi, no armi all’Ucraina, negoziare negoziare negoziare con chi non mostra alcuna intenzione di farlo, e il salviniano, ecumenico “basta guerra”, la ciliegina su questo minestrone pieno di contraddizioni. De Benedetti prima ricorda la generazione di americani che salvarono l’Europa dal Nazismo e subito dopo sfoggia un antiamericanismo da centro sociale, prendendosela con ‘l’impero americano’. La guerra che gli americani vorrebbero farci combattere, però, caro De Benedetti, non l’hanno dichiarata gli Usa.
Non è Washington che ha invaso l’Ucraina cercando di rovesciare Zelensky con un blitz militare a Kiev (fallito). È Putin che ha una visione neoimperiale, come ce l’hanno Erdogan, gli iraniani e i cinesi. Non c’è proprio niente da negoziare con Putin, se non un immediato cessate il fuoco e il ritiro dei russi ai confini pre-febbraio, come ha chiesto Zelensky. Questo è il messaggio migliore per Pechino, Ankara e Teheran. Altro che imperialismo americano.
Invece ci manca solo un bel post su facebook con l’invasione degli immigrati, arriveranno a milioni, dice l’Ingegnere, per sancire la alleanza tra Salvini e il miliardario populista. Peccato che cinque milioni e mezzo di rifugiati in Europa li ha causati Putin invadendo l’Ucraina. Che tristezza.