In Puglia, il verde urbano nella maggior parte delle città capoluogo di provincia non supera i dieci metri quadrati per abitante.
Le misure del Pnrr previste in materia di tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano, prevedono un investimento di circa 330 milioni di euro nel territorio pugliese. Nella sola città metropolitana di Bari è prevista la piantumazione di 446 mila alberi entro il 2024, piantumazione che dovrebbe interessare tutti i 41 comuni dell’area metropolitana.
Eppure il capoluogo regionale sembra andare in controtendenza. L’iter per un’ennesima opera di cemento è stato accelerato dall’alto. L’agenzia del Demanio, il Comune di Bari e il Ministero della Giustizia hanno deciso i tempi per la costruzione della Cittadella della Giustizia, con annesso relativo parco pubblico con soli 35 ettari all’interno delle aree delle ex caserme Milano e Capozzi, area entro cui vivono alberi secolari che varranno abbattuti, laddove il Piano Regolatore in atto prevede la realizzazione di un parco di quartiere.
Il Piano Quaroni prevedeva la realizzazione di una grande area verde, collegata con un sovrapasso, dal parco 2 giugno fino alle aree delle due caserme in questione. Un vero polmone verde all’interno della città. L’Amministrazione comunale certo si è impegnata nel fare la politica degli annunci in tema di verde pubblico. Si può ricordare il progetto Fuksas, che prevede la realizzazione avveniristica di un ponte pedonale sopra i binari della stazione centrale della città. Progetto oggi di dubbia realizzazione, se si pensa al fatto che da poco è stata terminata la nuova facciata della stazione che è stata realizzata più in altezza, che in larghezza.
Proseguono molto a rilento i lavori per la realizzazione del parco ex Fibronit. Al punto da dubitare sui tempi di realizzo. Per non parlare del nuovo parco Rossani, una colata di cemento con pochi alberi. Per arrivare poi ad un’altra opera di cemento annunciata in tempi relativamente brevi, che l’amministrazione comunale ha suggerito all’Anas, ma con forti dubbi di realizzo a breve termine. La Variante sulla ss 16 bis, strada già a tre corsie nel tratto di tangenziale di Bari, ma che non sopporta il traffico soprattutto in estate. E’ stato annunciata la realizzazione della variante in un tratto di circa 20 km, fino a Mola di Bari, entro il 2024.
Il cantiere è aperto da tre anni, ma l’impressione è che non si vada oltre il pezzo che riguarda il tratto cittadino, circa tre chilometri. La Variante, avrebbe la funzione di entrare in città, deviando il flusso di auto proveniente da sud. Il progetto è strettamente connesso con la realizzazione della Cittadella della Giustizia, in quanto si prevede la costruzione di 4 nuove rotonde che dovrebbero stravolgere la viabilità cittadina.
La Buona Destra, che ha partecipato all’ultimo incontro organizzato dal Comitato di scopo che ha impugnato un ricorso contro l’attuale ubicazione “imposta” della Cittadella e che si è tenuto presso la sede dei Padri Comboniani, mette in dubbio l’effettiva funzione di snellire la viabilità cittadina. Si parla di un movimento quotidiano di circa 5mila auto verso gli uffici giudiziari. In una zona che presenta già diverse criticità, con tre arterie d’ingresso verso la città che si congestionano ogni girono in diverse ore della giornata, per la presenza di almeno 5 scuole, due ospedali, e vari palazzi pubblici, tra i quali, l’Agenzia delle Entrate, Equitalia ed il Ministero del Tesoro.
Il dubbio più importante, Buona Destra lo fonda sul fatto di veicolare il traffico proveniente dalla variante, quindi in ingresso cittadino, su una via secondaria, a cui dovrebbe essere cambiato il senso di marcia, ma che non si ritiene in grado di sopportare la mole di traffico in direzione dei nuovi uffici giudiziari. Tornando al “Parco della Giustizia”, potrebbe coesistere un passeggio pubblico dei cittadini baresi, con cani al guinzaglio o bimbi al seguito, con le cause giudiziarie? A questo punto, non sarebbe più opportuno il quartiere fieristico?