Vladimir Putin assiste alla messa di Pasqua, tenendo in mano la candela della speranza. Lui; proprio lui: mentre le sue bombe e i suoi missili uccidono migliaia di civili – uomini, donne e bambini innocenti – e radono al suolo intere città, lui partecipa alle preghiere ortodosse. Una contraddizione in termini, un’antitesi bella e buona. Con un’immagine, quella che pubblichiamo, che la documenta e che suscita sdegno, a dir poco.
Dalle immagini trasmesse dalla televisione russa nella cattedrale di Cristo Salvatore, Putin durante il servizio era accompagnato dal sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin.
Da quando è arrivato al potere nel 2000, Putin non ha partecipato alle messe pasquali nella cattedrale di Cristo Salvatore soltanto due volte: nel 2003, perché era in visita ufficiale in Tagikistan, e nel 2020, durante il lockdown a causa del covid-19. La Chiesa ortodossa celebra la Pasqua nella prima domenica dopo la luna piena dopo l’equinozio di primavera nell’emisfero settentrionale; e per questa particolarità astronomica, la Pasqua ortodossa coincide con quella celebrata dai cristiani di rito occidentale solo ogni tre o quattro anni.