“Set, cinematografico, città di Bucha”. Mentre tutte le ambasciate russe nel mondo si adoperano a diffondere il commento (ignobile) su Twitter, il giornale tedesco Der Spiegel diffonde una serie di indiscrezioni secondo cui, quanto accaduto a Bucha, potrebbe non essere un caso isolato ma uno schema deciso dall’esercito russo.
Secondo il Bundesnachrichtendienst (Bnd), i servizi segreti federali di Berlino, sarebbero stati intercettati dei messaggi radiofonici dell’esercito russo sul massacro dei civili e, alcune di queste comunicazioni, sarebbero collegabili anche alle foto dei cadaveri pubblicate in questi giorni dalla stampa internazionale. Le informazioni, assicura il Der Spiegel, arriverebbero da un incontro ufficiale avuto tra gli agenti dei servizi segreti e dei parlamentari tedeschi.
Stando alle indiscrezioni recuperate dai giornalisti, in un messaggio un soldato avrebbe detto di aver ucciso una persona che si stava spostando in bicicletta. In un altro un superiore avrebbe ordinato ai soldati di interrogare i soldati fatti prigionieri e poi ucciderli. Secondo il settimanale tedesco, questi messaggi lascerebbero intendere che il caso di Bucha non è isolato ma potrebbe essere uno schema replicato anche in altre città occupate dall’esercito russo. Sempre secondo Der Spiegel, diversi testimoni hanno riferito che i primi soldati ad arrivare in città erano russi molto giovani. Dopo di loro sarebbero arrivati militari provenienti dalla Cecenia.