“Quando i cani hanno bisogno di noi, voliamo e andiamo da loro”.
Lorenzo e Sergio, volontari dell’associazione Quattrozampe nel cuore, sono partiti con il loro furgone da Fasano, in Puglia, hanno percorso 1900 chilometri con una sola sosta, per andare a salvare 50 cani rinchiusi in un canile in Ucraina. Giunti al confine con l’Ungheria, a Beregsuràny, hanno portato cibo e viveri per gli animali dei canili segnalati, iniziando le operazioni di recupero degli animali per portarli al sicuro in Italia.
“Abbiamo recuperato cani in Kosovo e in Albania in collaborazione con la Lav – spiega la presidente dell’associazione Antonella Colucci -, ci occupiamo del trasporto perché abbiamo un furgone omologato dall’Asl che può portare una cinquantina di cani a seconda delle dimensioni, con trasporti differenziati per taglia, abbeveratoi, climatizzazione e un sistema di videosorveglianza. Ci si ferma comunque spesso per ripulire i cani e cambiare le traversine se i cani dovessero fare i bisogni”.
“Anime senzienti, figlie di un Dio minore, che in questi giorni maledetti, stanno condividendo l’orrore di un inferno che sembra non voler finire – conclude la presidente dell’associazione di Fasano -. Stanno correndo i nostri, stanno sfidando la neve, sfidando bombe e guerra. Migliaia di cani, nei canili ucraini non mangiano dall’inizio della guerra. Una volontaria ucraina, anima pura, è saltata in aria nell’atto, alto e nobile di portare cibo per quei cani in agonia”.
Ma il grande cuore degli animalisti non si ferma neanche davanti alle bombe.