“Non è tollerabile, e non dovrebbe essere neppure concepibile, che, in questo nuovo millennio, qualcuno voglia comportarsi secondo i criteri di potenza dei secoli passati. Gli stati più grandi e forti pretendono il diritto di imporre le proprie scelte ai paesi più vicini, e, in caso contrario, di aggredirli con la violenza delle armi. Provocando angoscia, sofferenze, morti, disumane devastazioni. Va fermato – subito; con decisione – questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà”
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni al Quirinale per la Giornata internazionale della donna, è tornato a parlare della guerra in Ucraina. con fare molto critico nei confronti dell’invasore Putin.
“Opporsi oggi a questa deriva di scontri e di conflitti comporta dei prezzi – ha chiarito Mattarella -. Potrebbe provocare dei costi alle economie dei Paesi che vi si oppongono ma questi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli che si pagherebbero se quella deriva non venisse fermata adesso. L’indifferenza di fronte all’arbitrio e alla sopraffazione è il peggiore dei mali. In gioco non c’è solo la libertà di un popolo ma la pace, la democrazia, il diritto, la civiltà dell’Europa e dell’intero genere umano”.