Dai sovranisti uno si aspetterebbe granitica putiniana coerenza e invece Salvini ormai veleggia nella politica italiana come il più navigato dei cerchiobottisti.
Dopo aver scambiato il ‘Mattarella peggior scenario di sempre’ per ‘Mattarella ripensaci’, il capitano ha aperto il vallo sovranista con Giorgia Meloni, ma che problema c’è, basta il volgere di qualche settimana ed ecco che il leader leghista torna a indossare le vesti del pontiere, spiegando che è tempo di “costruire” con Giorgia il “futuro centrodestra” di governo.
Così alla Camera la Lega, che per inciso nel frattempo è in questo, di governo, vota con le opposizioni lo stop al Greenpass. La verità è che al nostro Paese non servono più leader capricciosi, litigiosi, capaci solo di destreggiarsi tra gli opposti interessi come pierini indisciplinati. Salvini si metta l’animo in pace: il centrodestra senza né capo né coda che ogni tanto ritira fuori dal cilindro è finito per sempre.
Il tempo delle bandierine da piazzare per strappare qualche risultato elettorale, pure, insieme alla vuota comunicazione social. All’Italia serve una buona destra che sia capace di costruire un Paese moderno, fare riforme di respiro europeo e offrire un futuro credibile alle nuove generazioni.