Per salvare la Whirlpool di Napoli è necessario attivare la ZES

di Massimiliano Sammarco

 

Ancora non c’è pace per la Whirlpool di Napoli .

Anche in questa occasione il Governo italiano non riesce a comportarsi in modo intelligente, attento e innovativo; mancano come sempre la completa conoscenza e cognizione della realtà economica in cui viviamo. Eppure è di fondamentale importanza cercare di trattenere nel nostro territorio le imprese straniere  e di  non farle scappare all’estero.

Uno Stato illuminato in questa situazione dovrebbe semplicemente cercare di capire perché l’impresa sta licenziando e forse trasferendo la sua sede all’estero (la produzione per il mercato italiano è stata decentrata in Slovenia), e poi semplicemente cercare di ricreare in Italia quelle stesse condizioni  economiche-giuridiche che esistono negli altri paesi più attrattivi dal punto di vista fiscale, burocratico, etc etc.

Cosa fare dunque?

Per prima cosa servono incentivi per l’assunzione dei lavoratori e quindi non caricare tutto il costo del lavoratore all’impresa.

Poi va data al socio la possibilità di costituire in Italia società di partecipazione finanziaria ed industriale  (capo gruppo) – SPI – con i seguenti vantaggi e condizioni (applicabili alla stessa Whirlpool): I redditi della SPI provenienti da attività al di fuori del territorio italiano (escluso i paradisi fiscali ) sono esenti quali dividendi, interessi, plusvalenze, canoni. Potrebbe anche essere prevista una norma specifica per i manager stranieri che si trasferiscono in Italia a lavorare per la SPI – quindi che non sono mai stati residenti prima in Italia – che fissa una aliquota fissa, per esempio, del 15% per 4 anni su tutti i redditi da loro percepiti come persone fisiche sia in Italia che all’estero.

Con riferimento alla  distribuzione dei profitti dalla SPI al socio straniero non sarà prevista nessuna ritenuta alla fonte indipendentemente dalle previsioni normative  delle convenzioni per evitare la doppia imposizione firmate.

È poi necessario funzionare definitivamente e velocemente la ZES Napoli-Salerno-Marcianise e quindi dare la possibilità alla Whirlpool  di operare direttamente nella stessa ZES.

È molto urgente rendere finalmente esecutiva la Legge che ha creato le Zone Speciali Economiche per i porti del Sud per mettersi in competizione con i porti come Rotterdam, Barcellona, Suez..etc etc. Questo zone speciali consentono di operare con incentivi fiscali convenienti e quindi possono  attrarre investimenti stranieri; la Whirlpool da questa zona potrebbe vendere i suoi prodotti della  nel mercato internazionale con enormi vantaggi fiscali!

Attiviamo seriamente una volta per tutte la ZES! Tutto questo permetterebbe alla Whirlpool di continuare a lavorare in Italia e di non licenziare.