Sta emergendo una marea politica che sta scuotendo la Russia con numerose implicazioni ancora da decifrare e interpretare. Tuttavia, un aspetto salta immediatamente all’occhio: l’eventuale avanzamento della brigata Wagner su Mosca rappresenta una conferma inconfutabile del fallimento del presidente Vladimir Putin, che secondo alcuni osservatori, potrebbe addirittura segnalare l’inizio del suo declino politico.Quale che sia l’esito della turbolenza interna, descritta da Prigozhin come ‘guerra civile’, il presidente Putin potrebbe dover affrontare ripercussioni devastanti.
Il “cuoco di Putin”, l’individuo che solo poche settimane fa ha conquistato Bakhmut, simbolo di una piccola vittoria in mezzo al conflitto ucraino sempre più complesso, adesso minaccia il potere del Cremlino. Questo cambiamento di ruoli è il segnale più evidente dell’insuccesso di Putin.
Le mosse audaci di Putin in Ucraina e il suo confronto continuo con l’Occidente hanno portato i conflitti ai confini di Mosca, dove sono stati accumulati sacchi di sabbia e gli edifici governativi vengono evacuati in fretta. Qualunque sia la risoluzione – e per ora è troppo presto per fare previsioni – la reputazione di Putin sta subendo un duro colpo, anche tra i cittadini russi, abituati a una narrazione che distorce la realtà.
La guerra che Putin ha avviato in modo sconsiderato il 24 febbraio 2022 si sta ora ribellando contro di lui. Prigozhin critica i vertici russi per la gestione della guerra in Ucraina, probabilmente anche spinto da ambizioni personali. Il ruolo dell’esercito sarà cruciale, poiché alcuni generali segretamente condividono le critiche rivolte al Cremlino.
Dopo la scelta di Prigozhin di sospendere la marcia su Mosca, in questo periodo di grande incertezza, c’è chi ipotizza la possibilità di un accordo tra Putin e il suo fedele “cuoco” per intensificare la guerra in Ucraina, ricorrendo persino a armi nucleari tattiche. Anche se questa eventualità è difficile da accettare, comunque segnerebbe la bancarotta delle strategie adottate finora da Putin.Tuttavia, il pericolo di un’escalation drastica del conflitto in Ucraina è reale. In questa fase di crisi, con una rivolta interna che si sta avvicinando al Cremlino, Putin potrebbe essere tentato di porre fine alla guerra nel modo più rapido e sanguinoso possibile.
Di conseguenza, l’Occidente deve mantenere una posizione di cautela. Ogni azione potrebbe essere manipolata e potrebbe accelerare l’escalation. È il momento di ponderare attentamente ogni mossa.
Per Putin e la Russia, sono ore decisive. La crescente insoddisfazione popolare nei confronti della guerra in Ucraina ora ha un punto di riferimento nella brigata Wagner, che si è macchiata di atroci crimini non solo in Ucraina, ma anche in Siria, Libia, Mali e altri Paesi africani. Prigozhin, nonostante sia stato per anni un fedelissimo di Putin, non è sicuramente la figura che risolverà i problemi della Russia. Tuttavia, la sua azione rischia di gettare il paese nel caos più totale. Il mondo non può permettersi una Russia senza guida, soprattutto considerando l’enorme arsenale nucleare che detiene.
Questo è il timore che si respira nelle diplomazie occidentali, dove si stanno svolgendo incessanti contatti e negoziati nel tentativo di trovare una via d’uscita a questa crisi.
Questi sono momenti critici non solo per la Russia, ma anche per l’equilibrio globale.