Non è Kramer contro Kramer ma sempre di padri e figli si tratta. La notizia è vestita da un tono ragionieristico amministrativo. Il tesoriere della Lega Centemero ha diffidato gli organizzatori del “Comitato per il Nord”, fondato di recente dai fedelissimi del “Senatùr”, al secolo Umberto Bossi da Cassano Magnago, di usare i database degli iscritti della “Lega per Salvini Premier” il partito che è subentrato alla Lega Nord. Ne ha fatto non una questione politica, su scontri tra una visione nordista fedele alle origini ed una deriva nazional-meridionalistica, ma di tutela della privacy.
Che poi, se vogliamo analizzarla tutta, sa di teatro dell’assurdo, in questo potrebbe aver ragione l’Umberto, troppo Pirandello e poco Alberto da Giussano. Che cosa vuol significare un partito, nel cui nome c’è Salvini premier, al tempo della premier Meloni? Potrebbe avere ancora un senso prospettico se fosse un partito di opposizione, ma Salvini fa il vice premier della Giorgia nazionale, e onestamente, come brand, un Lega per Salvini vice, sa di profondamente deludente, non smuove le masse.
Ma anche la pretesa di fare una corrente di Bossi, in un partito che si chiama Salvini nel logo, sa di edipico. Con l’enorme disagio mentale che c’è in Italia ci manca solo il bonus psicologico da dare agli iscritti leghisti che nel Kramer contro Kramer della Lega potrebbero sentirsi figli di un Dio minore. D’altra parte il Dio Po si sta essiccando. Questa storia potrebbe concludersi forse solo se la guida del Partito fosse affidata ad un altro Umberto, Galimberti, ilnoto psicanalista. E magari il nuovo partito potrebbe chiamarsi Lega per Freud premier.