Solo una vittoria dell’Ucraina potrà garantire una pace vera e duratura. È convinzione unanime tra gli ammanti di libertà e democrazia, ed è anche convinzione di Andriy Zahorodniuk, ex ministro della Difesa ucraino e presidente del think thank Center for defense strategies di Kyiv. Su Foreign Affairs ha scritto un articolo in cui ha disegnato “la via della vittoria” dell’Ucraina e la strategia del suo Paese per riprendersi i territori invasi dai russi.
“L’Ucraina può vincere sulla Russia, lo ha già dimostrato quando ha impedito agli invasori di impadronirsi di Kyiv, Kharkiv, Chernihiv, Sumy e della costa del Mar Nero – spiega -. E ci è riuscita di nuovo fermando l’offensiva russa concentrata nel Donbas. Poi l’Ucraina ha riconquistato la provincia di Kharkiv in meno di una settimana, ha sfondato le linee difensive della Russia nel sud e ha iniziato a liberare parti dell’est”.
Per Zahorodniuk, se l’Occidente continua a sostenere Kyiv la vittoria ucraina sarà inequivocabile. “Per vincere, l’Ucraina non ha bisogno di un miracolo, ha solo bisogno che l’occidente aumenti le sue forniture di armi sofisticate, per permettere alle Forze ucraine di muoversi più in profondità e più velocemente nelle linee nemiche e sopraffare un numero maggiore di truppe russe disorganizzate – afferma -. Putin potrebbe rispondere richiamando altri soldati, ma Forze poco motivate possono solo ritardare il trionfo finale di un’Ucraina ben equipaggiata. A quel punto Putin non avrà più strumenti convenzionali per evitare la sconfitta. Putin non ha le risorse per radere al suolo le città dell’Ucraina”.
Nonostante la distruzione di Mariupol e di tante altre città, “i danni hanno solo reso gli ucraini più impegnati nella vittoria e chiuso le possibilità di accordi negoziali – scrive ancora Zahorodniuk -. Ma una piena vittoria ucraina implica anche la liberazione delle parti del paese occupate dalla Russia dal 2014, compresa la Crimea. Significa che l’Ucraina deve reclamare le sue acque territoriali e le sue Zone economiche esclusive nel Mar Nero e nel Mare d’Azov, senza alcun compromesso o condizione”.
Per Zahorodniuk i successi militari del suo Paese porteranno a una deposizione dello zar. “Una sconfitta così ampia potrebbe spingere le élite russe a rimuoverlo dal potere – aggiunge a-. Man mano che cresce la massa dei fallimenti di Putin e dei successi dell’Ucraina, la caduta di Putin potrebbe diventare inevitabile. Questo spaventa alcuni leader, che temono che una lotta per il potere in Russia possa generare una pericolosa instabilità. Ma è difficile immaginare una Russia più pericolosa di quella guidata da Putin, visto il caos che ha provocato in Ucraina e nel mondo. La comunità internazionale dovrebbe accogliere con favore la sua partenza”.
“Gli ucraini stanno combattendo una guerra totale per salvare il loro paese – conclude -. Se l’Ucraina continuerà a ricevere una fornitura costante di armi occidentali, sarà in grado di annullare la superiorità numerica della Russia. Ma il nostro Paese potrebbe aver bisogno di una Russia più debole per proteggere le sue vittorie. Come minimo, avrà bisogno di un sostanziale cambiamento di regime per sentirsi al sicuro. L’impegno di Putin per eliminare l’Ucraina e costringerla a rientrare nel suo impero è così estremo che una vittoria ucraina non potrà essere sicura finché lui sarà al potere. La Russia è piena di leader spietati con una bussola morale altrettanto distorta e una visione del mondo altrettanto imperialistica. Finché l’Ucraina non potrà entrare nella Nato, dovrà costruire un esercito potente, diventando, come ha detto Zelensky, una ‘grande Israele’. Tutto questo non è ideale, e sarà costoso. Ma, almeno nel breve periodo, sarà l’unico modo in cui un’Ucraina vittoriosa potrà garantire una pace duratura”.