“Siamo sulla strada che porta alla terza guerra mondiale e alla guerra nucleare”. E la responsabilità è tutta dell’Ucraina. Signori e signore, dopo qualche settimana di silenzio, è tornato a spararle grosse il tuttologo Alessandro Orsini.
Ospite della trasmissione “Cartabianca”, ha espresso la sua (incredibile) posizione sugli sviluppi della guerra tra la Russia (ovvero l’invasore, è bene ricordarlo a questo punto) e l’Ucraina (l’aggredito). “L’esercito dell’Ucraina sfonda verso Kherson, è una notizia disastrosa. E’ una notizia disastrosa per tutti. Il 24 febbraio”, quando è scattata l’invasione russa, “avevamo davanti a noi una decina di strade, una sola portava alla guerra nucleare e abbiamo preso proprio quella”, ha detto. “La catastrofe dal 24 febbraio è sempre peggiorata, non c’è mai stato un momento in cui la situazione sia migliorata”, dice il docente di sociologia del terrorismo internazionale, convinto che la colpa sia tutta dell’Ucraina e dei Paesi che la sostengono.
“La situazione è semplice: Putin, posto in una condizione disperata, quasi certamente userà le armi nucleari tattiche”, aggiunge. “Ora pensiamo che Putin bluffi: non sta scherzando”, dice Orsini. “Putin ha ancora sostegno immutato in patria? La mia percezione è che goda di ampio consenso, le sconfitte stanno esasperando il sentimento nazionalista russo”. “Zelenksy ha firmato un decreto per impedire all’Ucraina di trattare con la Russia finché Putin sarà presidente: chi non vuole la trattativa in questo momento è Zelensky, sono sicuro che Putin voglia la trattativa. Lo dicono anche Bolsonaro e Erdogan”.
E dunque Orsini, che mai si sarebbe aspettato un’avanzata simile da parte dell’Ucraina, e che spera ancora che Putin vinca ad ogni costo, persino con il nucleare, gira le carte in tavola e va in tivù a raccontare una narrazione della guerra che ha cambiato gli equilibri del mondo, assolutamente fantasiosa e non rispondente alla realtà dei fatti. Di chi sia la responsabilità del conflitto, Orsini a parte, è chiaro più o meno a tutti; sarebbe però interessante capire chi si prende la responsabilità di farlo parlare nella televisione di Stato.