Gli industriali bocciano flat tax e quota 41. I cavalli di battaglia di Matteo Salvini e della Lega non hanno il favore del mondo dell’industria, almeno secondo quanto dichiarai oggi da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, durante l’assemblea dell’Unione degli industriali di Varese.
“Il prossimo governo deve avere ben chiaro che si deve salvare il sistema industriale italiano dalla crisi energetica, è un tema di sicurezza nazionale – afferma -. Migliaia di aziende sono a rischio, centinaia di migliaia di posti di lavoro e di reddito per le famiglie. Tutte le risorse disponibili, escluse quelle per i veri poveri, vanno concentrate lì, perché senza industria non c’è l’Italia”.
“Non possiamo permetterci flat tax e prepensionamenti – ha chiarito senza ombra di dubbio Bonomi -. Non possiamo permetterci immaginifiche flat tax e prepensionamenti: non vogliamo negare ai partiti di perseguire le promesse elettorali ma oggi energia e finanza pubblica sono due fronti emergenza che non possono ammettere follie per evitare l’incontrollata crescita di debito e deficit”.
“Non mi esprimo sul risultato elettorale – ha concluso il presidente degli industriali -. A votare sono gli italiani e non le imprese. Noi non tifiamo nè per uno e nè per l’altro. Proponiamo le misure e giudichiamo cosa viene fatto”. Salvini è avvertito.