«Abbiamo un debito pubblico altissimo e questo non va mai dimenticato», questo l’avvertimento di Maria Cannata, ex dirigente del Tesoro, che ha gestito il nostro debito pubblico sino al gennaio 2018, per ben 17 anni. Rischiamo davvero di «deragliare» come ha scritto Hugo Dixon sul sito della «Reuters»? «Questo è un tema che ricorre spesso, tutte le volte che c’è un quadro di incertezza. Un paese come l’Italia che ha il 150% di debito/Pil deve avere sempre ben chiaro che questo è un problema. Se lo si trascura, o ci si scorda questo fatto, subito gli investitori si preoccupano e diventano più guardinghi, tenendosi pronti nel timore di qualche peggioramento. È tutto molto collegato ad una questione di fiducia e credibilità», ha spiegato la Cannata in un’intervista concessa stamani a «La Stampa».
Il dopo Draghi rischia di essere un problema per noi secondo l’ex dirigente del Tesoro: «In questo momento, vista l’altissima credibilità internazionale che ha caratterizzato la figura di Draghi, è evidente che avendo in prospettiva un cambio di governo con delle incertezze su chi sarà il nuovo premier e sulla sua capacità di mantenere gli impegni, come Draghi ha dimostrato nel corso di tutta la sua lunga carriera, nulla è scontato. Non lo è per nessuno, ancor meno per l’Italia che ha un debito pubblico così grande». Per non avere problemi con i mercati chi verrà dopo non dovrà assolutamente «smontare tutto quello che ha fatto il predecessore», ha detto l’esperta. Un ministro dell’Economia riconosciuto a livello internazionale potrebbe aiutare a garantire quella continuità che può rassicurare i mercati: «Del resto se guardiamo ai ministri dell’Economia che abbiamo avuto negli ultimi trent’anni, questi possono essere stati percepiti come figure più o meno solide, ma sul fatto della preparazione, della cautela sui conti pubblici e tanti altri aspetti, la continuità è sempre stata assicurata. Con sfumature diverse, ovviamente. La scelta di un ministro dell’Economia in grado di assicurare anche in futuro questo approccio sarà cruciale».
«Il mercato è diventato più resiliente ed ha imparato ad aspettare e a non inseguire ogni possibile timore», ha dichiarato poi la Cannata, che ha rimarcato: «In una fase così gli investitori sono cauti: difficile trovare grandi flussi di acquisto. Però ci sono anche segnali confortanti, per esempio il Btp Green emesso a inizio settembre ha avuto un ottimo successo». L’aumento dei tassi può essere un altro problema per l’Italia «però bisogna anche dire che per circa un decennio abbiamo avuto tassi negativi o molti bassi, e questo era innaturale. Oggi siamo tornati in una situazione di normalità. Per questo ora bisogna puntare sulla crescita rendendo efficaci le misure prese ultimamente e che il mercato ha apprezzato», ha concluso l’ex dirigente del Tesoro.