E’ stato presentato nei giorni scorsi il Comitato per il referendum sulla giustizia per il Piemonte, promosso dal Partito Radicale: si tratta, nello specifico, di un Comitato trasversale come è nella natura del Partito stesso, che riunisce nomi importanti dello scenario politico e culturale piemontese.
Tra questi c’è l’avvocato Alberto Del Noce, responsabile delegato dell’area chierese e moncalierese e membro del direttivo regionale della Buona Destra del Piemonte, che si dichiara a favore di 5 “Si” sulla strada di una riforma che porti ad una giustizia giusta.
“Si tratta di un referendum importante nella storia repubblicana, non solo per il merito dei quesiti ma anche perché può rappresentare una svolta per scardinare poteri inossidabili”, spiega Del Noce, che aggiunge: “Si tratta di ristabilire i principi dello stato di diritto per tutti i cittadini, e cioè il rispetto fondamentale per le libertà costituzionali ed il diritto di esser giudicati in modo giusto ed imparziale”.
Da non sottovalutare, poi, il fatto di “ricevere la sanzione solo quando il reato è stato definitivamente accertato: oggi un detenuto su tre – afferma Del Noce – si trova in carcere anche se nei suoi confronti non è ancora stata emessa una sentenza definitiva e si registrano mille innocenti in custodia cautelare ogni anno, per una spesa di circa 27.309.240 euro per gli indennizzi”.
Benché non sia stata ancora fissata la data in cui si andrà alle urne per esprimersi sui 5 quesiti, il Comitato inizierà la propria attività di informazione e di sensibilizzazione sabato 2 aprile in piazza Castello (angolo via Roma) a partire dalle ore 10.