Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato al Bundestag, in collegamento video, a cuore aperto, rimarcando i danni e i decessi da che è iniziata l’invasione russa. «Gli occupanti hanno ucciso 108 bambini. Al centro dell’Europa, nel nostro Paese, nel 2022», ha detto il leader di Kiev.
Parlando al parlamento tedesco Zelensky ha poi asserito: «Mi rivolgo al Bundestag tedesco dopo numerosi incontri, negoziati, dichiarazioni e richieste. Dopo passi di sostegno, alcuni dei quali in ritardo. Dopo le sanzioni, che ovviamente non bastano a fermare questa guerra. Dopo aver visto quanti legami hanno ancora le aziende del Paese con la Russia. Con uno Stato che usa te e alcuni altri Paesi per finanziare la guerra». Parole fortissime, devastanti quanto le immagini che stiamo vedendo in questi drammatici giorni di conflitto. Una scia di sangue che sembra non finire.
L’Alto commissariato Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, già nel primo pomeriggio aveva documentato l’uccisione di 780 civili, di cui 58 minorenni, dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, precisando che le cifre dei decessi erano certamente più alte. L’agenzia Onu sta anche verificando le informazioni su 1.252 feriti. «La maggior parte delle vittime civili documentate sono state colpite da armi esplosive con impatto su vaste aree, come artiglieria pesante, sistemi di lancio missilistico multipli, missili e bombardamenti aerei», afferma.