Prima la scritta con tanto di striscione “La guerra la stiamo già pagando: chi con la vita, chi con la fame. No Nato! No Putin!”. Poi la raffica di insulti: “Bastardi, bastardi, assassini, dovete morire”. Nave “Carabiniere” presa a sassate mentre entra nel Mar Piccolo a Taranto.
Un gruppo di pacifisti si è messo a inveire contro la nave che stava operando per lavori di manutenzione in arsenale nel canale navigabile di Taranto. Come mostrano le immagini, i manifestanti hanno iniziato a urlare «assassini, assassini» e a lanciare pietre e oggetti contro il mezzo. Nel capoluogo jonico, infatti, non era mai avvenuta una contestazione così dura contro la Marina Militare.
Una sola parola: schifo. Schifo verso chi se la prende contro chi fa solo il suo dovere per difendere l’Italia e tutti gli italiani. Anche chi protesta in questo modo. Per chi protesta in questo modo. Le offese e gli insulti sono partiti al passaggio della nave. Urla e lancio di oggetti da quelle terrazze che danno sul canale che porta al e bacino dell’Arsenale all’interno del Mar Piccolo.
La guerra in Ucraina sta facendo rialzare la testa a gruppi che dietro il cappello del pacifismo hanno sempre usato perlomeno un linguaggio e spesso metodi che di pacifico non hanno nulla.
Tutto questo coltivato ad arte dai commentatori che nei talk show alimentano la retorica terzista “né con la Nato né con Putin”. Per non dire di cartelloni e volantini che hanno ripreso a girare nelle grandi città italiane chiedendo la uscita dalla Nato del nostro Paese? Chi paga grafici, materiali e attacchinaggio?