Anche le influencer piangono. E in Russia, dopo il blocco dell’accesso ad Instagram in vigore da oggi, le lacrime per lo stop al social visuale si sprecano. La decisione di zar Putin contro la strategia di Meta – il colosso di Mark Zuckerberg che riunisce Facebook, Instagram e WhatsApp –, mirata a colpire le fake news del regime sulla guerra in Ucraina, ha mandato in crisi non solo i semplici cittadini russi, tagliati fuori dai social, ma anche e soprattutto chi proprio con i social ha creato la propria fortuna.
Scene di pianto e disperazione, condivise proprio sulla piattaforma di Meta prima del blocco imposto da Putin, hanno accompagnato l’addio dei russi a Instagram. Un comportamento certamente comprensibile, ma che onestamente sembra una reazione spropositata davanti alle migliaia di morti in Ucraina per l’attacco russo.
“Se pensate che Instagram sia solo una fonte di guadagno vi sbagliate – ha scritto in lacrime una influencer russa -. Instagram è tutta la mia vita, la mia anima”.
“Cosa mangerò? Che regali mi verranno dati al mio compleanno, carta igienica?”, scrive un’altra influencer, facendo riferimento anche alla chiusura in Russia di negozi e multinazionali come McDonalds.
Certamente una situazione triste di forte censura, ma che certo niente ha a che vedere con le sofferenze degli ucraini ammazzati dagli invasori.