Le immagini dagli schermi di cellulari e tv non potranno mai rendere con pienezza quello che centinaia di bambine e bambini hanno dovuto subire, vedere, sopportare in queste lunghe settimane di conflitto. A Pineto, in provincia di Teramo, un bimbo ucraino in arrivo da Mariupol è scoppiato in lacrime ed è scappato dall’aula dopo aver udito la sirena in occasione di una esercitazione antincendio. È successo lo scorso mercoledì nel plesso della scuola primaria Calvano dell’istituto comprensivo Giovanni XXIII, una delle tante scuole che sta ospitando i piccoli in fuga dalla guerra. A rivelare l’accaduto il quotidiano «Il Centro», che ha sentito la preside.
Doveva essere nient’altro che una banale esercitazione antincendio. Tra gli studenti però c’era un bimbo ucraino giunto da noi da Mariupol. Al suono delle sirene il piccolo si è lasciato andare ad un lungo pianto ed è scappato. Un dolore rinnovato per lui, che frequenta la terza elementare. Inutile dirlo, l’episodio non è passato in sordina: genitori e docenti si sono indignati. “Mi dispiaccio fortemente per il disagio provato dall’alunno ucraino, ma le prove di evacuazione sono periodicamente svolte nelle scuole a sicurezza del personale e degli alunni. In questo caso, forse, al suono dell’allarme i docenti e collaboratori, come previsto per alunni disabili o con difficoltà, avrebbero dovuto e potuto accudire e rassicurare il piccolo per evitare che potesse collegare quel suono a un evento per lui purtroppo noto. Mi riservo di verificare l’accaduto e rinnovo le scuse della scuola per il disagio arrecato al piccolo ucraino”, il commento della dirigente, Sabrina Del Gaone, che vista la gravità della situazione si è vista costretta ad intervenire.